Trump invoca il segreto di stato per non rispondere al giudice sulle deportazioni degli immigrati
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Trump invoca il segreto di stato per non rispondere al giudice sulle deportazioni degli immigrati

L'amministrazione Trump ha invocato il privilegio del "segreto di Stato" per evitare di fornire ulteriori informazioni a un giudice federale riguardo alle espulsioni di immigrati avvenute questo mese verso El Salvador

Trump invoca il segreto di stato per non rispondere al giudice sulle deportazioni degli immigrati
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25 Marzo 2025 - 18.59


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L’amministrazione Trump ha invocato il privilegio del “segreto di Stato” per evitare di fornire ulteriori informazioni a un giudice federale riguardo alle espulsioni di immigrati avvenute questo mese verso El Salvador in base all’Alien Enemies Act.

L’uso di questo privilegio rappresenta un’ulteriore escalation nella battaglia di Donald Trump sulle politiche migratorie contro la magistratura federale.

Secondo un documento depositato lunedì sera dai funzionari del Dipartimento di Giustizia, “non saranno fornite ulteriori informazioni” alla corte federale di Washington DC a causa del segreto di Stato. Nel documento si afferma che il caso riguarda l’autorità totale e assoluta di Trump nell’espellere “terroristi designati che partecipano a un’invasione sponsorizzata da uno Stato e a un’incursione predatoria negli Stati Uniti”.

In risposta all’invocazione del privilegio da parte dell’amministrazione Trump, il giudice federale ha dichiarato che, se il governo intende fornire ulteriori informazioni sull’operazione condotta in base all’Alien Enemies Act, dovrà farlo entro il 31 marzo.

Trump ha invocato l’Alien Enemies Act il 15 marzo per espellere immigrati venezuelani dagli Stati Uniti. Quel giorno, 238 venezuelani e 23 uomini salvadoregni sono stati imbarcati su aerei e inviati in El Salvador, dove sono stati rapidamente incarcerati in una maxi-prigione per terroristi gestita dal governo salvadoregno. Per oltre una settimana, un giudice federale ha cercato di obbligare l’amministrazione Trump a rilasciare informazioni sull’operazione.

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L’amministrazione Trump ha affermato che tutti i venezuelani espulsi sono membri della gang Tren de Aragua e ha ripetutamente sostenuto, senza prove, che la banda sia “infiltrata” negli Stati Uniti su ordine del governo venezuelano. Tuttavia, un documento dell’intelligence contraddice queste affermazioni. Inoltre, alcune inchieste giornalistiche hanno identificato alcuni dei venezuelani espulsi in El Salvador, pubblicando prove e testimonianze di familiari che sostengono la loro innocenza e negano la loro appartenenza alla gang.

Dopo l’espulsione degli immigrati, il giudice federale James E. Boasberg ha temporaneamente bloccato l’uso dell’Alien Enemies Act per ulteriori deportazioni. In un’ordinanza successiva, Boasberg ha rafforzato il divieto, ordinando al governo federale di tenere udienze individuali per gli immigrati in attesa di espulsione in base alla legge, al fine di verificare se essa sia effettivamente applicabile ai loro casi.

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