Il presidente Donald Trump ha dichiarato che imporrà un dazio del 25% su tutte le importazioni provenienti da qualsiasi paese che acquisti petrolio o gas dal Venezuela, oltre a introdurre nuove tariffe sul paese sudamericano stesso.
In un post su Truth Social, Trump ha affermato che il Venezuela è stato “molto ostile” verso gli Stati Uniti e che i paesi che acquisteranno petrolio da esso dovranno pagare la tariffa su tutte le loro esportazioni verso gli Stati Uniti a partire dal 2 aprile.
Il Venezuela affronterà una tariffa “secondaria” in quanto è la sede della banda Tren de Aragua, ha aggiunto Trump. L’amministrazione Trump sta deportando immigrati che afferma essere membri di quella banda e che sono entrati illegalmente negli Stati Uniti.
La minaccia di nuove tariffe di Trump suggerisce che l’amministrazione intraprenderà mosse più decise contro la Cina, il principale acquirente di petrolio venezuelano. Già l’amministrazione Trump ha imposto tariffe universali del 20% sulle importazioni provenienti dalla Cina per cercare di reprimere il commercio illecito di fentanyl.
Durante una parte pubblica di una riunione del suo gabinetto, Trump ha dichiarato che le tariffe relative al Venezuela sono state “a lungo in preparazione”, promettendo future tasse sulle importazioni di auto e farmaci, che ha giurato porteranno a maggiori investimenti e fabbriche negli Stati Uniti.
Trump ha etichettato il 2 aprile come “GIORNO DELLA LIBERAZIONE” in base ai suoi piani ancora poco chiari per introdurre le tasse sulle importazioni in modo da allinearle alle tariffe imposte da altri paesi, oltre a imporre tariffe del 25% contro Messico e Canada, i due principali partner commerciali degli Stati Uniti. Il presidente repubblicano ha anche aumentato le tariffe del 2018 su acciaio e alluminio al 25% su tutte le importazioni. Venerdì scorso, Trump ha dichiarato che ci sarebbe stata “flessibilità” nelle sue tariffe, pur opponendosi alla concessione di esenzioni dalle sue imposte sulle importazioni.
Il mercato azionario statunitense è salito lunedì, poiché gli investitori si aspettano che le tariffe siano più mirate di quanto temevano in precedenza. Tuttavia, l’indice S&P 500 è in calo finora quest’anno, a causa delle preoccupazioni che una guerra commerciale possa ostacolare la crescita economica e aumentare le pressioni inflazionistiche.
Trump ha dichiarato che il suo post sui social media di lunedì servirà come notifica di questa politica al Dipartimento della Sicurezza Nazionale e ad altre agenzie di law enforcement.
Le tariffe probabilmente si aggiungeranno alle imposte già applicate alla Cina, che nel 2023 ha acquistato il 68% del petrolio esportato dal Venezuela, secondo un’analisi del 2024 della U.S. Energy Information Administration. Tra i paesi che ricevono petrolio dal Venezuela ci sono anche Spagna, Russia, Singapore e Vietnam, secondo quanto riportato. Gli Stati Uniti hanno importato a gennaio 8,6 milioni di barili di petrolio dal Venezuela, secondo i dati del Census Bureau.