Donald Trump torna a lamentarsi di non aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace. In un’intervista rilasciata al sito sportivo Outkick poche ore fa, l’ex presidente ha dichiarato che se fosse un democratico avrebbe già ricevuto il prestigioso riconoscimento, aggiungendo che Barack Obama lo vinse “senza motivo” e senza aver fatto nulla per meritarlo.
Il magnate ha poi rivendicato i suoi presunti meriti per gli Accordi di Abramo e ha insinuato che, se riuscisse a ottenere un accordo di pace in Ucraina, dovrebbe ricevere il Nobel. Dichiarazioni che confermano ancora una volta il suo narcisismo patologico e il suo bisogno ossessivo di riconoscimenti.
Ma la contraddizione più evidente riguarda il suo attuale ruolo nello scacchiere geopolitico: mentre si lamenta di non ricevere premi per la pace, Trump continua a offrire un appoggio incondizionato a Benjamin Netanyahu nella devastante offensiva su Gaza. Come potrebbe un uomo che giustifica bombardamenti su civili e ostacola ogni tentativo di tregua essere preso sul serio per un Nobel?
Il tycoon, come sempre, ignora la realtà: il Premio Nobel per la Pace viene assegnato a chi si impegna attivamente per ridurre i conflitti, non a chi alimenta tensioni e sostiene leader intransigenti. La sua ossessione per il riconoscimento è solo l’ennesima dimostrazione della sua megalomania e della sua totale incapacità di comprendere il concetto stesso di pace.
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