Trump sospende lo 'status legale' a 530 mila migranti dell'America latina
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Trump sospende lo 'status legale' a 530 mila migranti dell'America latina

L'amministrazione del presidente Donald Trump revocherà lo status legale temporaneo di circa 530.000 migranti provenienti da Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela, secondo un avviso pubblicato nel Federal Register venerdì. La data è il 24 aprile.

Trump sospende lo 'status legale' a 530 mila migranti dell'America latina
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22 Marzo 2025 - 10.26


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L’amministrazione del presidente Donald Trump revocherà lo status legale temporaneo di circa 530.000 migranti provenienti da Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela, secondo un avviso pubblicato nel Federal Register venerdì. Questa decisione rappresenta un’ulteriore stretta sulle politiche migratorie.

Il provvedimento, che entrerà in vigore il 24 aprile, interrompe anticipatamente il programma di “parole” della durata di due anni introdotto dall’ex presidente Joe Biden. Tale programma consentiva ai migranti di entrare legalmente negli Stati Uniti via aerea, a condizione di avere uno sponsor nel paese.

Dopo il suo insediamento, Trump ha intensificato le misure contro l’immigrazione, puntando ad aumentare il numero di espulsioni di migranti irregolari. Ha inoltre contestato la legittimità dei programmi di ingresso agevolato istituiti dal suo predecessore democratico, sostenendo che fossero al di fuori dei limiti della legge federale. Il 20 gennaio ha quindi firmato un ordine esecutivo per la loro cancellazione.

Il presidente ha anche dichiarato il 6 marzo di essere in procinto di decidere se revocare il permesso di soggiorno temporaneo a circa 240.000 ucraini arrivati negli Stati Uniti dopo lo scoppio del conflitto con la Russia. Le sue parole sono arrivate in seguito a un’inchiesta di Reuters che rivelava l’intenzione dell’amministrazione di revocare questo status già da aprile.

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Biden aveva introdotto il programma di ingresso agevolato per i venezuelani nel 2022 e successivamente lo aveva esteso a cubani, haitiani e nicaraguensi nel 2023, nel tentativo di gestire l’elevato numero di arrivi irregolari da questi paesi. I rapporti diplomatici tra gli Stati Uniti e queste nazioni restano complessi e spesso tesi.

La decisione dell’amministrazione Trump di revocare il permesso legale a mezzo milione di migranti potrebbe esporli al rischio di espulsione se sceglieranno di rimanere negli Stati Uniti. Tuttavia, non è chiaro quanti di loro abbiano nel frattempo ottenuto un’altra forma di protezione legale.

Secondo quanto riportato dal Dipartimento per la Sicurezza Interna, il ritiro dello status di parole faciliterà il loro inserimento in un processo di rimpatrio accelerato noto come expedited removal. Questa procedura, introdotta da Trump a gennaio, consente la deportazione rapida di alcuni migranti presenti nel paese da meno di due anni.

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