Trump per la sua ossessione contro i migranti ha sottratto agenti che si occupano di abusi sessuali e terrorismo
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Trump per la sua ossessione contro i migranti ha sottratto agenti che si occupano di abusi sessuali e terrorismo

Gli agenti federali degli Stati Uniti, solitamente impegnati nella lotta contro gli abusi sui minori e i traffici illeciti, stanno ora concentrando i loro sforzi sulla repressione dell'immigrazione irregolare.

Trump per la sua ossessione contro i migranti ha sottratto agenti che si occupano di abusi sessuali e terrorismo
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22 Marzo 2025 - 22.02


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Gli agenti federali degli Stati Uniti, solitamente impegnati nella lotta contro gli abusi sui minori e i traffici illeciti, stanno ora concentrando i loro sforzi sulla repressione dell’immigrazione irregolare.

Gli investigatori del Dipartimento della Sicurezza Interna specializzati in riciclaggio di denaro stanno effettuando perquisizioni in ristoranti e piccole imprese per individuare lavoratori privi di autorizzazione. Anche agenti federali che solitamente si occupano di traffico di droga e frodi fiscali sono stati riassegnati al controllo dell’immigrazione.

L’amministrazione di Donald Trump, che ha promesso di espellere “milioni e milioni” di immigrati irregolari, ha mobilitato migliaia di agenti di diverse agenzie federali per far rispettare le nuove politiche, riducendo di conseguenza le risorse dedicate ad altri reati, come il traffico di droga, il terrorismo e gli abusi sessuali.

Theresa Cardinal Brown, ex funzionaria del Dipartimento della Sicurezza Interna con esperienza in amministrazioni sia repubblicane che democratiche, ha dichiarato di non aver mai visto un impiego così ampio delle risorse federali per il controllo dell’immigrazione. Secondo alcuni esperti, questa riorganizzazione sta distogliendo l’attenzione da crimini gravi, mentre i funzionari governativi difendono la misura come una priorità necessaria.

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Il vice procuratore generale Todd Blanche ha respinto le critiche secondo cui il rafforzamento delle misure di espulsione stia compromettendo altre indagini importanti, affermando che il contrasto all’immigrazione irregolare e la lotta alla criminalità possono essere affrontati simultaneamente.

Un cambiamento senza precedenti
Il provvedimento ricorda la riorganizzazione federale avvenuta dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, quando venne creato il Dipartimento della Sicurezza Interna per coordinare la lotta al terrorismo. Ora, la Casa Bianca sta ampliando il coinvolgimento delle forze dell’ordine nella gestione dell’immigrazione.

Prima del 2025, il compito di perseguire gli immigrati privi di documenti spettava principalmente a Immigration and Customs Enforcement (ICE) e Customs and Border Protection (CBP). Tuttavia, con le nuove direttive, anche agenzie come l’FBI, la DEA e l’ATF stanno contribuendo attivamente.

Secondo alcuni rapporti interni, il Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF), tradizionalmente focalizzato su reati legati alle armi e al contrabbando, ha assegnato circa l’80% dei suoi agenti a operazioni di contrasto dell’immigrazione. Anche la Drug Enforcement Administration (DEA) ha riorientato una parte significativa del suo personale verso questi compiti.

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Rischi per altre indagini
Il nuovo approccio ha sollevato preoccupazioni tra gli esperti di sicurezza, che temono un impatto negativo su indagini relative al terrorismo, ai crimini finanziari e agli abusi sui minori.

Secondo Matthew Allen, ex alto funzionario di Homeland Security Investigations (HSI), centinaia di agenti specializzati nella protezione dei minori sono stati riassegnati all’immigrazione. Negli ultimi due anni, tali unità avevano contribuito a salvare oltre 3.000 bambini vittime di sfruttamento sessuale. Allen teme che, con il ridimensionamento delle risorse, alcuni minori possano continuare a subire abusi senza essere salvati.

Aumento dei processi per immigrazione irregolare
La pressione sulla magistratura federale è in crescita. Dal gennaio 2025, il Dipartimento di Giustizia ha ordinato ai procuratori federali di perseguire con maggiore determinazione i reati legati all’immigrazione.

A San Diego, ad esempio, il numero di incriminazioni per immigrazione irregolare è quadruplicato rispetto all’anno precedente, mentre i procedimenti per reati di droga sono diminuiti. Anche in città dove questi procedimenti erano rari, come Detroit, si è registrato un incremento significativo.

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Nel frattempo, funzionari della DEA sono stati incaricati di riaprire vecchi casi, alcuni risalenti a cinque anni fa, per identificare persone che all’epoca erano presenti illegalmente nel paese e procedere con la loro espulsione.

Effetti a lungo termine
Mentre il numero di tentativi di attraversare il confine meridionale degli Stati Uniti è sceso ai minimi storici, le detenzioni per violazioni delle leggi sull’immigrazione sono aumentate vertiginosamente. Tuttavia, al momento non si è registrato un corrispondente incremento nelle espulsioni, ma gli esperti prevedono un’impennata nei prossimi mesi.

La politica dell’amministrazione Trump continua a dividere l’opinione pubblica americana. Da un lato, i sostenitori la considerano necessaria per proteggere i cittadini e ridurre la criminalità. Dall’altro, i critici ritengono che il provvedimento stia distogliendo risorse essenziali dalla lotta a crimini più gravi e minacci la sicurezza complessiva del paese.

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