Il magnate della tecnologia Elon Musk ha appoggiato le richieste di ritiro degli Stati Uniti dalla Nato e dalle Nazioni Unite dopo mesi di critiche rivolte a entrambe le organizzazioni internazionali.
“Concordo”, ha scritto Musk, 53 anni, su X in risposta al suggerimento dell’influencer MAGA Gunther Eagleman, secondo cui “è ora di lasciare la NATO e l’ONU”.
Musk non ha fornito dettagli sui motivi per cui ritiene che gli Stati Uniti dovrebbero ritirarsi da NATO e ONU, ma la sua affermazione è arrivata dopo che diversi utenti sui social hanno citato la proposta del senatore repubblicano Mike Lee dello Utah di uscire da entrambe le organizzazioni.
Lo scorso mese, Lee, 53 anni, che interagisce frequentemente con Musk su X, ha presentato insieme ad altri legislatori un disegno di legge per il ritiro dagli organi dell’ONU, definendolo “una piattaforma per tiranni e un’arena per attaccare l’America e i suoi alleati”.
Sabato, Lee ha suggerito pubblicamente che gli Stati Uniti dovrebbero anche uscire dalla NATO, facendo riferimento all’annuncio del fornitore norvegese di carburante Haltbakk Bunkers, che ha dichiarato di voler interrompere il rifornimento della Marina statunitense in segno di protesta contro il confronto tra il presidente Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avvenuto venerdì.
Tuttavia, la Norvegia, membro della NATO, ha ribadito pubblicamente che continuerà a supportare il rifornimento delle navi militari statunitensi, nonostante l’annuncio di Haltbakk Bunkers.
Gli Stati Uniti fanno parte della NATO da oltre settant’anni. L’alleanza militare è stata creata dopo la Seconda guerra mondiale come barriera contro l’Unione Sovietica e oggi conta 32 membri. Il principio cardine della NATO è che un attacco contro un membro sia considerato un attacco contro tutti.
Anche l’ONU è stata fondata dopo la Seconda guerra mondiale, in sostituzione della Società delle Nazioni, con lo scopo di promuovere il dialogo tra i paesi.
Trump e altri esponenti conservatori hanno più volte criticato la NATO, sostenendo che gli alleati non contribuiscano abbastanza alle spese per la difesa, e accusato l’ONU di assumere posizioni eccessivamente critiche nei confronti degli Stati Uniti.
Musk, che ha un rapporto stretto con Trump e ricopre un ruolo informale nel Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE) della Casa Bianca, ha in passato sostenuto che gli Stati Uniti coprono una quota sproporzionata della potenza militare della NATO e ha messo in discussione l’esistenza stessa dell’alleanza dopo il crollo dell’Unione Sovietica.
Inoltre, Musk ha criticato la spesa statunitense per l’ONU, sottolineando che nell’ultimo anno fiscale il Congresso ha approvato 1,54 miliardi di dollari per il bilancio centrale dell’organizzazione, oltre ai finanziamenti destinati ad altre agenzie ONU.
Trump ha ripetutamente chiesto ai membri della NATO di aumentare significativamente le loro spese per la difesa, accusando l’Europa di sfruttare la protezione militare americana. Il mese scorso, ha anche tagliato i fondi all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) e ha ritirato gli Stati Uniti dal Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU.
