Tensioni tra Parigi e Londra sull'uso 350 miliardi di dollari di asset russi congelati
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Tensioni tra Parigi e Londra sull'uso 350 miliardi di dollari di asset russi congelati

Londra li vuoi girare agli Usa per comprare armi per la difesa europea. Macron contrario: non vuole finanziare l'industria americana

Tensioni tra Parigi e Londra sull'uso 350 miliardi di dollari di asset russi congelati
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3 Marzo 2025 - 22.33


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Si sono manifestate tensioni tra Francia e Regno Unito sulla possibilità di sequestrare 350 miliardi di dollari di asset russi congelati e offrirli agli Stati Uniti per l’acquisto di equipaggiamento militare, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra l’America e la difesa dell’Europa.

Il Regno Unito sostiene da tempo questa misura, ma la sua posizione si è rafforzata nelle ultime settimane, con un’esplicita approvazione da parte del ministro degli Esteri britannico, David Lammy. La proposta ha inoltre ricevuto il sostegno del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Tuttavia, in linea con la Banca centrale europea e la Germania, Emmanuel Macron si oppone all’iniziativa, temendo che violi il principio dell’immunità dei beni sovrani e scoraggi così gli investimenti nell’area euro da parte di paesi come Arabia Saudita e Cina.

Parlando la scorsa settimana accanto a Donald Trump, il presidente francese ha dichiarato: “Abbiamo 250 miliardi di dollari di asset russi congelati in Europa, ma questi non ci appartengono, quindi restano congelati. Se, alla fine dei negoziati con la Russia, fossero disposti a darceli, benissimo.”

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Macron sostiene da tempo che l’Europa debba porre fine alla sua dipendenza dalle armi statunitensi per la propria difesa e ritiene che il trattamento riservato da Trump all’Ucraina confermi questa necessità. Inoltre, sarebbe riluttante a vedere gli asset russi congelati utilizzati per rafforzare l’industria della difesa americana, anziché potenziare la capacità dell’Europa di proteggere l’Ucraina.

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