Gaza: Netanyahu vuole la guerra e blocca l'accesso degli aiuti umanitari con l'ok di Trump
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Gaza: Netanyahu vuole la guerra e blocca l'accesso degli aiuti umanitari con l'ok di Trump

Israele ha sospeso l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e ha chiuso i valichi di accesso, lo riferisce l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu.

Gaza: Netanyahu vuole la guerra e blocca l'accesso degli aiuti umanitari con l'ok di Trump
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2 Marzo 2025 - 10.47


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La nuova provocazione di Netanyahu che cin Trump alle spalle si sente in diritto di esercitare impunemente la legge del più forte. Non vuole passare alla fase 2 dell’accordo perché vuole a tutti i costi che Gaza sia sotto occupazione militare israeliana.

Israele ha sospeso l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e ha chiuso i valichi di accesso, lo riferisce l’ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu.

La decisione è stata presa nel corso di una riunione notturna tra sabato e domenica, in coordinamento con gli Stati Uniti, al termine della prima fase dell’accordo sugli ostaggi. Il provvedimento è conseguenza del rifiuto di Hamas di accettare il cosiddetto ‘piano Witkoff’.

“Israele non permetterà una cessazione delle ostilità senza il rilascio dei nostri ostaggi. Se Hamas continuerà nel suo rifiuto, ci saranno ulteriori conseguenze”, si legge in una nota dell’ufficio del premier israeliano Netanyahu.

“Con la fine della fase A dell’accordo sulla liberazione degli ostaggi, e in seguito al rifiuto di Hamas di accettare il piano Witkoff per continuare i colloqui – che Israele ha accettato – il premier Netanyahu ha deciso che, a partire da questa mattina, cesserà l’ingresso di merci e forniture nella Striscia di Gaza”, aggiunge il comunicato.

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Il piano Steve Witkoff

L’ufficio del premier israeliano ha reso noto che, dopo una discussione sulla sicurezza presieduta da Benyamin Netanyahu, Israele ha deciso di adottare il piano proposto dal delegato Usa Steve Witkoff per un cessate il fuoco temporaneo durante il Ramadan e la Pasqua.

Secondo quanto riportato, “nel primo giorno del piano, metà degli ostaggi vivi e dei caduti saranno liberati, e al termine – se si raggiunge un accordo su un cessate il fuoco permanente – saranno liberati gli altri rapiti vivi e i caduti”.

L’ufficio del primo ministro ha sottolineato che l’inviato Usa per il Medio Oriente, “Witkoff ha proposto il piano per estendere il cessate il fuoco dopo essersi reso conto che, in questa fase, non ci sono possibilità di colmare le divergenze tra le posizioni delle parti per porre fine alla guerra e che è necessario più tempo per i colloqui su un cessate il fuoco permanente”.

Nel comunicato ufficiale si ribadisce che “Hamas ha ripetutamente violato l’accordo, Israele non è in violazione. Secondo l’accordo, Israele può riprendere le ostilità dopo il 42/o giorno (dell’accordo con Hamas) se ritiene che i negoziati non siano efficaci. Questa clausola è supportata da una lettera collaterale dell’amministrazione precedente degli Stati Uniti e ha ricevuto anche il sostegno dell’amministrazione Trump”.

Infine, il governo israeliano afferma che “mentre Israele ha accettato il piano di Witkoff con l’obiettivo di riportare a casa gli ostaggi, Hamas continua a rifiutare questo piano. Se Hamas cambierà posizione, Israele entrerà immediatamente nei negoziati su tutti i dettagli del piano di Witkoff”.

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