In un mese, ha raccolto 8mila firme la petizione che chiede una targa commemorativa sul luogo dell’omicidio di Boris Nemtsov, il politico dissidente ucciso dieci anni fa, a Mosca, all’ombra del Cremlino.
La petizione è stata pubblicata su Change.org e presentata, la scorsa settimana, al Comitato per la cultura della Duma della città di Mosca..
I promotori della petizione sono stati Garry Bardin, Alla Gerber, Boris Nadezhdin, Andrei Nechaev, Nikolai Rybakov, Georgy Satarov, Grigory Yavlinsky e altri.
Non è la prima volta che si chiede di ricordare il disdidente politico, un tentativo simile – sempre con una raccolta di firme – era già stato intrapreso nel 2016. Allora Dmitry Gudkov aveva presentato 30 mila firme all’ufficio del sindaco per l’installazione di un cartello. Sia allora che subito dopo l’omicidio di Nemtsov, Sergei Sobyanin, il sindaco, si scusò dicendo che devono trascorrere 10 anni dal momento della morte di una persona per perpetuarne la memoria.
Ciò non impedì all’ufficio del sindaco di installare una targa in onore di Nemtsov, su sua richiesta, durante la campagna elettorale presidenziale di Ksenia Sobchak del 2018, ma non sul luogo dell’omicidio, di fronte al Cremlino, ma sul muro della casa, in Malaya Ordynka 3, dove il dissidente aveva vissuto. La figlia di Nemtsov, Zhanna, però, quella volta si rifiutò di partecipare all’inaugurazione della targa per non sostenere Sobchak. Nei giorni scorsi, nell’ anniversario dell’uccisione di Nemtsov, tanti i moscoviti che hanno deposto un fiore sul luogo del delitto. Fiori ripetutamente rimossi da una squadra di operai, alla presenza di un massiccio numero di poliziotti, che non hanno permesso lunghe soste e riprese TV, fermando una troupe di RusNews.