Mosca esulta e pubblica un comunicato del ministero degli Esteri russo riguardo allo scontro della scorsa notte tra Zelenskyy e Trump:
«La visita del capo del regime neonazista, V. Zelensky, a Washington il 28 febbraio rappresenta un completo fallimento politico e diplomatico del regime di Kyiv», ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, nel comunicato.
Mosca accusa spesso l’Ucraina di ospitare il “neonazismo” e ha usato questa motivazione come pretesto per avviare l’invasione. Un’accusa che i leader occidentali e Kyiv definiscono falsa e assurda.
«Con il suo comportamento oltraggiosamente arrogante durante la permanenza a Washington, Zelensky ha confermato di essere la minaccia più pericolosa per la comunità mondiale, un irresponsabile fomentatore di guerre», ha aggiunto Zakharova.
«Gli obiettivi invariabili della Russia restano la demilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, così come il riconoscimento delle realtà esistenti sul terreno.»