Mentre Gaza è ridotta in macerie e i bambini muoiono di freddo, mentre oltre 46.000 persone hanno perso la vita, Donald Trump ha deciso di pubblicare un video che deride la devastazione e la sofferenza. Questo comportamento dimostra un livello etico incredibilmente basso: irridere la morte, soprattutto in un contesto di guerra e distruzione, fa venire i brividi.
Il video di Trump su Gaza
Sui suoi profili ufficiali su Truth Social e Instagram, l’ex presidente americano ha condiviso un video generato dall’intelligenza artificiale in cui mostra la sua visione della Striscia di Gaza dopo l’attuazione di un ipotetico piano di riqualificazione. Nel video, Gaza appare trasformata in una località di lusso, con grattacieli, hotel scintillanti e passeggiate sul mare, completamente irrealistica rispetto alla realtà attuale del territorio.
Sfarzo, parodia e cattivo gusto
Il video non si limita a questa assurda rappresentazione: include scene grottesche come danzatrici del ventre barbute, una gigantesca statua dorata di Trump, persone che ballano mentre piovono banconote e persino Elon Musk che si gode un piatto di hummus. In una delle sequenze finali, si vede Trump rilassarsi a bordo piscina con un drink, accanto al premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il tono farsesco di questa clip è un’offesa diretta alle vittime della guerra e a chi sta soffrendo.
La distruzione reale di Gaza
Nel frattempo, Gaza è stata quasi completamente rasa al suolo. Gli esperti sottolineano che mai prima d’ora si era registrata una tale devastazione in un’area così piccola e densamente abitata. Secondo le stime della Banca Mondiale e delle Nazioni Unite, in soli quattro mesi di conflitto, i danni economici hanno già raggiunto i 18,5 miliardi di dollari, pari all’intero PIL di Gaza e della Cisgiordania. Secondo il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), la ricostruzione completa potrebbe richiedere fino al 2040, con costi stimati tra i 30 e i 40 miliardi di dollari.
Un bilancio tragico
I numeri della tragedia umana sono altrettanto spaventosi: il numero delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza ha superato le 48.000 persone dall’inizio della guerra, nell’ottobre 2023. Oltre 111.000 persone sono rimaste ferite, ma il bilancio reale potrebbe essere ancora più alto, considerando che molte vittime giacciono sotto le macerie, irraggiungibili dai soccorsi.
La tregua in bilico
Sul fronte diplomatico, la prima fase dell’accordo tra Israele e Hamas è ormai agli sgoccioli. Il premier israeliano Netanyahu sembra intenzionato a riprendere la guerra, mentre il vicepresidente della Knesset, Nissim Vituri, ha rilasciato dichiarazioni scioccanti, affermando che a Gaza si dovrebbero “separare donne e bambini ed eliminare gli adulti”.
Nel frattempo, Israele e Hamas hanno raggiunto un’intesa per completare la prima fase dell’accordo, con la restituzione di quattro salme di ostaggi e il rilascio di 602 detenuti palestinesi. Tuttavia, Israele ha chiarito che libererà i prigionieri solo dopo aver verificato l’identità delle salme, per evitare incidenti come quello della settimana scorsa, quando Hamas ha consegnato il corpo di una donna sconosciuta al posto di Shiri Bibas, la madre di due bambini ostaggi, restituiti in una bara nera.
In questo contesto di morte e disperazione, il video di Trump non solo è offensivo, ma rappresenta un insulto alla dignità umana.
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