Santanché affronta la mozione di sfiducia e si presenta come povera vittima circondata dal cameratismo della destra

La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, è intervenuta alla Camera durante il dibattito sulla mozione di sfiducia individuale avanzata dalle opposizioni nei suoi confronti.

Santanché affronta la mozione di sfiducia e si presenta come povera vittima circondata dal cameratismo della destra
Daniela Santanché
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25 Febbraio 2025 - 17.09


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La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, è intervenuta alla Camera durante il dibattito sulla mozione di sfiducia individuale avanzata dalle opposizioni nei suoi confronti. Nel suo discorso, ha sottolineato: “Mi trovo oggi a rispondere per la seconda volta a una mozione di sfiducia anche se questa ha per oggetto fatti, tutti da verificare, che sono antecedenti al mio giuramento da ministro”.

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Ha poi proseguito ringraziando i colleghi presenti: “Non mi sento sola e ringrazio i tanti colleghi che sono qui al mio fianco, io non mi sento sola neanche nella nostra nazione, perché nella battaglia per il garantismo con me c’è la maggioranza degli italiani”.

“Non mi sento sola in quest’Aula nè in Italia”

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 “In quest’aula sembra che si possa raccontare la qualunque senza nemmeno apporfondire cioè che dovrebbe essere evidente a ogni parlamentare, mi spiace per lei onorevole Ricciardi ma io non mi sento sola, anzi: ringrazio i tanti colleghi che sono con me e non mi sento sola neanche in Italia perché nella battaglia del garantismo ci sono la maggioranza degli italiani”. Lo dice la ministra del Turismo Daniela Santanchè. “L’onorevole Baldino mi accusa di conflitto di interessi” ma questa accusa arriva dal M5s che “ha fatto della mancanza di merito e dell’incompetenza una squadra di governo”, “io credo nel merito e della competenza e ritengo che essere competenti non sia una colpa”, ha aggiunto il ministro del Turismo.

“Non intendo scappare, mi difenderò nel processo”

 “Non intendo scappare. Intendo difendermi nel processo, nelle sedi giudiziarie”, “vi voglio fare una confessione: ci vuole una grande forza per non impazzire, per continuare questa battaglia. Ma questa forza mi viene data da una cosa in cui voi credete poco, la mia famiglia. Perché è proprio la sofferenza che stiamo vivendo che si tramuta in una forza dirompente che potrebbe farci scalare qualsiasi montagna. Voglio portare avanti questa battaglia per far vincere lo stato di diritto”, ha aggiunto il ministro. “Non ho nulla da temere, ci vedremo in Tribunale. Non ho nulla da nascondere”, ha sottolinato. Santanchè ha ribadito il suo forte impegno “nella battaglia per garantismo e per lo stato di diritto” e si è richiamata alla Costituzione che “sancisce il principio fondamentale della presunzione di innocenza: un imputato non può essere ritenuto colpevole fino a condanna definitiva”.

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“Vergogna dire che ho ‘mani sporche di sangue'”

 “Non voglio neppure citare invece chi ha affermato che le mie mani ‘sono sporche di sangue’… non fa vergogna a me ma ha chi ha pronunciato questa accusa che mostra nella sua grandezza una grettezza e una cattiveria umana che alcuni avversari sono disposti ad usare ma certo non nei confronti dei loro colleghi”.

“Ho una collezione di borse, voi combattete la ricchezza”

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 “Guardate che io non ho nessun problema, sì ho una collezione di borse, mio padre diceva che si ruba solo quello che si nasconde e io non ho nulla da nascondere. Io sono la prima e la più lucida a capire che per voi io sono l’emblema di ciò che detestate, lo rappresento plasticamente. Per un concetto che magari è solo il mio, che voi non volete combattere la povertà, volete combattere la ricchezza”, ha detto Daniela Santanché, nel suo intervento alla Camera per il voto sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti.

“Gogna mediatica è ergastolo che non scompare”

 “Credo che la gogna mediatica e le paginate sui giornali devastino ancora prima del processo la vita delle persone con cicatrici che non si rimarginano. L’ergastolo mediatico è una condanna che rimarrà tutta la vita da ‘fine pena mai'”.

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 Sono dieci i ministri presenti in aula alla Camera in occasione del voto sulla mozione di sfiducia alla ministra del Turismo Daniela Santanchè. Mentre la ministra interviene in replica, tra i banchi del governo la fila dei ministri è gremita: ci sono il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, la ministra per le Riforme Elisabetta Casellati, il ministro della Salute Orazio Schillaci, la ministra dell`Università Anna Maria Bernini, la ministra della Famiglia Eugenia Roccella, il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, il ministro per l`Istruzione Giuseppe Valditara, il ministro dello Sport Andrea Abodi, il ministro per la Cultura Alessandro Giuli, il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti. Nella fila inferiore i sottosegretari Valentino Valentini, Paola Frassinetti e Luigi D`Eramo.

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