Keir Starmer ha dichiarato che “la Russia non ha tutte le carte in mano in questa guerra”, in quello che appare come un chiaro rimprovero alle affermazioni di Donald Trump, secondo cui il Cremlino avrebbe il controllo delle trattative di pace con l’Ucraina.
Intervenendo in videocollegamento a un vertice a Kyiv per il terzo anniversario dell’invasione su larga scala della Russia, il Primo Ministro britannico ha affermato: “Questo è un momento per l’unità. In questo frangente cruciale, mentre iniziano i negoziati, dobbiamo lavorare insieme per determinare l’esito”.
In risposta ai recenti colloqui tra Stati Uniti e Russia, Starmer ha ribadito che Kyiv “deve avere un posto al tavolo” e che qualsiasi accordo di pace “deve basarsi su un’Ucraina sovrana”.
Trump “ha cambiato il dibattito globale nelle ultime settimane”, ha riconosciuto il premier britannico, ma ha sottolineato che l’Occidente deve aumentare la pressione su Mosca per “garantire una pace duratura”.
L’incontro di alto livello, che riunisce 13 leader mondiali, vuole essere una dimostrazione di sostegno compatto a Kyiv, in un momento in cui si acuisce la frattura con l’amministrazione Trump.
Mentre gli alleati annunciavano nuovi pacchetti di aiuti e sanzioni contro la Russia, il presidente Volodymyr Zelensky ha proposto uno scambio totale di tutti i prigionieri di guerra con Mosca come possibile “inizio” di un processo per porre fine al conflitto.
Segnale del sostegno sempre più incerto di Washington, oggi gli Stati Uniti presenteranno all’Onu una bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza e all’Assemblea Generale che chiede “una rapida fine” della guerra, senza però alcun riferimento all’integrità territoriale dell’Ucraina.