Vladimir Putin lancia messaggi con un’intervista televisiva. Il destinatario principale è il presidente degli Stati Uniti, interlocutore principale per chiudere il conflitto in corso da 3 anni. Trump punta all’accordo con Kiev per accedere alle ‘terre rare’, le risorse minerarie ucraine.
E Putin, ovviamente, si inserisce nel discorso. La Russia, dice, è favorevole agli investimenti americani per lo sfruttamento dei minerali strategici presenti nei territori ucraini occupati dall’esercito russo.
“Siamo pronti ad attrarre partner stranieri nei nostri nuovi territori storici che sono stati restituiti alla Russia. Ci sono alcune riserve qui. Siamo pronti a lavorare con i nostri partner, compresi quelli americani, nelle nuove regioni”, afferma il leader del Cremlino, riferendosi in particolare al Donbass, strappato a Kiev.
Non solo: Putin offre anche alluminio agli Stati Uniti per stabilizzare il mercato. “La Russia è pronta a fornire 2 milioni di tonnellate di alluminio al mercato americano, questo stabilizzerebbe i prezzi”, dichiara.
Il presidente russo aggiunge che aziende russe e americane sarebbero già “in contatto” per discutere progetti economici congiunti nell’ambito della risoluzione della guerra. “Alcune delle nostre aziende sono in contatto tra loro e discutono di tali progetti”, afferma.
La scorsa settimana, Washington aveva parlato di “partnership economiche potenzialmente storiche” nel caso in cui il conflitto finisse, alimentando ulteriormente i sospetti su un possibile accordo economico dietro le quinte tra Mosca e l’ex presidente americano.