Il vice governatore di Tulkarem, Faisal Salama, ha dichiarato che l’esercito israeliano sta “lavorando per ridisegnare le caratteristiche e la geografia del campo di Tulkarem attraverso la demolizione su larga scala delle proprietà palestinesi”.
In un’intervista all’agenzia Anadolu, Salama ha affermato che il campo di Tulkarem sta subendo “un piano di occupazione sistematico, attraverso il quale vengono aperte nuove strade sulle macerie degli edifici distrutti”.
Ha descritto l’operazione militare israeliana a Tulkarem come “un massacro e un piano illegale portato avanti nel silenzio arabo e internazionale”.
“Stiamo vivendo in condizioni tragiche, in una vera e propria catastrofe che ha colpito donne, bambini, anziani e ogni cosa”, ha aggiunto l’ufficiale palestinese, sottolineando che nel campo sono rimaste solo 50 famiglie, prive di acqua ed elettricità.
Solo nella giornata di ieri, l’esercito israeliano ha demolito 16 abitazioni nel campo, nel quadro della più grande operazione di demolizione nella Cisgiordania occupata dallo scorso mese.
Secondo le autorità palestinesi, le operazioni militari nel nord della Cisgiordania, iniziate il 21 gennaio, hanno causato la morte di oltre 55 palestinesi e lo sfollamento di migliaia di persone.