Il principale responsabile per i diritti umani in Europa ha criticato il discorso “molto problematico” di JD Vance sulla democrazia europea, offrendo una velata replica alle opinioni del vicepresidente degli Stati Uniti sulla libertà di espressione e la politica nel continente.
Michael O’Flaherty, Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, ha dichiarato al Guardian che l’intervento di Vance alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco della scorsa settimana era “molto problematico” e ha contestato la sua affermazione secondo cui l’Europa avrebbe abbandonato i propri valori.
“L’Europa, con tutti i suoi difetti e limiti, può essere orgogliosa del suo impegno costante per il rispetto della dignità umana attraverso la sua dedizione ai diritti umani”, ha affermato in un’intervista a Bruxelles.
O’Flaherty ha aggiunto che Vance sembra “richiedere una sorta di libertà di espressione assoluta”, mentre il diritto europeo ha sempre imposto limiti a ciò che si può dire, ad esempio per prevenire attacchi contro individui e gruppi.
Oltre ad attaccare gli sforzi europei per contrastare la disinformazione, Vance ha anche lasciato intendere che un recente attacco compiuto a Monaco da un richiedente asilo afghano – che ha ferito almeno 36 persone – fosse emblematico di una tendenza più ampia.
O’Flaherty ha risposto:
“Contesto l’implicazione nel discorso del vicepresidente Vance secondo cui i migranti sarebbero la radice di tutti i mali in Europa. Questo è un mito ripetuto più volte, ed è pericoloso perché mette a rischio vite umane.”
O’Flaherty lavora per il Consiglio d’Europa, l’organizzazione paneuropea per i diritti umani che conta 46 Stati membri, dall’Islanda all’Azerbaigian.
L’avvocato irlandese ha espresso particolare preoccupazione per la situazione dei diritti umani in Ucraina, in un momento in cui Donald Trump ha avviato colloqui con Vladimir Putin, escludendo Kyiv e attribuendole la responsabilità dell’invasione russa.
O’Flaherty ha affermato di essere turbato dalla “falsa attribuzione delle responsabilità nel discorso attuale”, sottolineando che questa guerra è “un’aggressione russa contro un Paese sovrano”.
Pur non potendo commentare i negoziati in corso, ha ribadito che “è essenziale che i diritti umani siano al centro di qualsiasi risultato per l’Ucraina”, facendo riferimento ai bambini ucraini rapiti, ai prigionieri ucraini, alle persone che vivono nei territori occupati nell’est del Paese e in Crimea, nonché alla necessità di giustizia e risarcimenti per coloro che hanno perso tutto.
Il Consiglio d’Europa ha svolto un ruolo chiave nel tentativo di istituire un tribunale internazionale per processare la Russia per il crimine di aggressione.
“Continueremo a insistere su una pace con giustizia, perché una pace senza giustizia è fragile e rischia di sgretolarsi nel tempo”, ha concluso O’Flaherty.
