Il vicepresidente J.D. Vance, mercoledì, ha messo in guardia il presidente ucraino dall’attaccare Donald Trump, affermando che parlarne male in pubblico sarebbe solo controproducente.
Vance ha rilasciato queste dichiarazioni a DailyMail.com poche ore dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva accusato Trump di vivere in una “realtà disinformativa creata dalla Russia”.
Il linguaggio duro da entrambe le parti arriva in un momento critico della guerra tra Ucraina e Russia, mentre Trump spinge per una rapida risoluzione del conflitto.
“Pensare che Zelensky possa far cambiare idea al presidente parlandone male sui media… chiunque conosca Trump sa che è un modo pessimo per relazionarsi con questa amministrazione”, ha dichiarato Vance in un’intervista esclusiva dal suo ufficio alla Casa Bianca.
Nel frattempo, Trump ha risposto con un attacco su Truth Social:
“Un dittatore senza elezioni, Zelensky farebbe meglio a muoversi in fretta o presto non avrà più un Paese.”
Questa vicenda segna un grave deterioramento nei rapporti tra Washington e Kyiv.
Vance ha inoltre affermato che Zelensky avrebbe ricevuto “cattivi consigli” su come rapportarsi con la nuova amministrazione e che, negli ultimi tre anni, gli sarebbe stato fatto credere di non poter sbagliare.