Funzionari dell’amministrazione di Donald Trump e della delegazione di Vladimir Putin si sono incontrati a Riad per colloqui considerati i più significativi finora per porre fine alla guerra di Mosca in Ucraina. Tra loro il segretario di Stato americano Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.
Il paese colpito dal conflitto ha dichiarato che nessun accordo di pace potrà essere raggiunto a suo nome durante questi negoziati, ai quali Kiev non è stata invitata. Anche le nazioni europee sono state escluse in un processo sorprendente deciso dall’amministrazione Trump.
Le due parti dovrebbero discutere modi per porre fine al conflitto in Ucraina e per ripristinare le relazioni tra Stati Uniti e Russia.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che si recherà domani in Arabia Saudita, precisando però che la sua visita nel paese arabo non è legata ai colloqui tra Stati Uniti e Russia.
Nel frattempo, Keir Starmer ha chiesto all’amministrazione Trump di fornire una “garanzia di sicurezza” per dissuadere la Russia da futuri attacchi contro l’Ucraina, dopo aver partecipato a un vertice d’emergenza dei leader europei a Parigi.
Durante l’incontro con i leader europei e della Nato, Keir è stato il primo a confermare che, se necessario, dispiegherà truppe britanniche in Ucraina per far rispettare un eventuale accordo di pace con la Russia.