Negli ultimi mesi, Elon Musk e Donald Trump hanno contribuito a diffondere una narrativa infondata sul cosiddetto “genocidio bianco” in Sudafrica, rilanciando una teoria priva di basi concrete. Attraverso dichiarazioni pubbliche e azioni politiche, entrambi hanno alimentato la disinformazione su una presunta discriminazione sistematica contro la minoranza bianca del paese.
La propaganda di Elon Musk
Elon Musk, imprenditore di origine sudafricana, ha usato la piattaforma X (ex Twitter) per accusare il partito di sinistra Economic Freedom Fighters (EFF) e il governo sudafricano di promuovere la violenza contro i bianchi. In un tweet del 2023, Musk ha parlato apertamente di “genocidio dei bianchi in Sudafrica”, chiedendo un intervento diretto del presidente Cyril Ramaphosa.
Questa affermazione si inserisce in una campagna di disinformazione che da anni circola in ambienti conservatori e nazionalisti, basata su episodi di criminalità nelle zone rurali del Sudafrica. Sebbene vi siano stati attacchi contro agricoltori bianchi, gli studi dimostrano che la violenza rurale colpisce indistintamente tutte le comunità, senza prove di un piano deliberato contro la popolazione bianca.
Le azioni politiche di Donald Trump
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sfruttato questa narrativa per giustificare misure politiche contro il Sudafrica. Nel febbraio 2025, ha firmato un ordine esecutivo per sospendere gli aiuti statunitensi al paese, citando la legge sudafricana sull’espropriazione delle terre come prova di una presunta discriminazione contro i bianchi. Questa legge, tuttavia, mira a correggere le storiche disuguaglianze di proprietà terriera, eredità del sistema dell’apartheid.
Trump ha anche annunciato un programma per offrire asilo politico agli agricoltori bianchi sudafricani, sostenendo che sarebbero vittime di persecuzione. Tuttavia, esperti e organizzazioni internazionali hanno smentito questa narrativa, confermando che la violenza in Sudafrica è un fenomeno complesso e non un attacco mirato contro una specifica etnia.
Smentite e contesto reale
Le accuse di “genocidio bianco” sono state ripetutamente confutate da studi accademici, organizzazioni per i diritti umani e dallo stesso governo sudafricano. La criminalità in Sudafrica è un problema grave che colpisce indistintamente cittadini di ogni etnia, e non esistono prove di una campagna organizzata per eliminare la popolazione bianca. Inoltre, la riforma agraria è un processo volto a riequilibrare la distribuzione delle terre, garantendo maggiore equità dopo decenni di segregazione e ingiustizia.
La diffusione di fake news su un presunto “genocidio bianco” non solo distorce la realtà, ma alimenta tensioni razziali e giustifica interventi politici basati sulla paura piuttosto che sui fatti. È fondamentale analizzare queste affermazioni con spirito critico, affidandosi a dati verificabili e fonti autorevoli, per contrastare la disinformazione e promuovere una comprensione obiettiva della situazione in Sudafrica.