Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu prevede di incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Washington già la prossima settimana, secondo quanto riportato, mentre centinaia di migliaia di palestinesi facevano ritorno nel nord di Gaza lunedì.
Se il viaggio di Netanyahu si concretizzasse in questo arco di tempo, sarebbe il primo leader straniero a incontrare Trump alla Casa Bianca dalla sua inaugurazione avvenuta la scorsa settimana. Secondo l’Associated Press, che cita due funzionari statunitensi a conoscenza dei piani preliminari, i dettagli potrebbero essere definiti quando l’inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si recherà in Israele questa settimana per colloqui con Netanyahu e altri funzionari israeliani.
Axios, il primo a riportare la notizia dell’organizzazione del viaggio, ha affermato che si tratta di un gesto di Trump nei confronti di Netanyahu per aver accettato l’accordo sul rilascio degli ostaggi a Gaza e sul cessate il fuoco. Funzionari israeliani hanno dichiarato ad Axios che l’arrivo di Netanyahu a Washington dipende principalmente dal recupero della sua salute, dopo un recente intervento alla prostata.
Trump ha accennato alla visita imminente durante una conversazione con i giornalisti a bordo dell’Air Force One lunedì, senza però fornire dettagli sul programma. “Parlerò con Bibi Netanyahu in un futuro non troppo lontano”, ha detto.
Il portavoce di Netanyahu, Omer Dostri, ha dichiarato che il leader israeliano non ha ancora ricevuto un invito ufficiale alla Casa Bianca.
Benjamin Netanyahu era al fianco di Donald Trump quando fu firmato l’Accordo di Abramo nel South Lawn della Casa Bianca nel settembre 2020.
Trump ha inoltre ribadito il suo desiderio di trasferire i palestinesi da Gaza in luoghi ritenuti “più sicuri”, come l’Egitto o la Giordania, affermazioni che hanno riacceso le storiche paure palestinesi di essere definitivamente cacciati dalle loro terre.
Tali dichiarazioni riecheggiano quelle rilasciate durante il fine settimana, quando Trump ha proposto che un gran numero di palestinesi lasci Gaza per “ripulire completamente” l’intera striscia. Questa proposta è stata condannata da alcuni come un tentativo di pulizia etnica.
Interrogato su queste affermazioni, Trump ha dichiarato lunedì sera ai giornalisti che vorrebbe “trovare un’area in cui possano vivere senza disordini, rivoluzioni e violenza di ogni tipo”.
“Guardando alla Striscia di Gaza, è stato un inferno per tanti anni… c’è sempre stata violenza associata a essa”, ha aggiunto.