Volevo scrivere qualcosa su l’anniversario della liberazione di Auschwitz, non dalla Russia, ma dall’Armata Rossa, dall’esercito, dalla multinazionale, dall’Urss, e non posso. Non riesco, perché in questo giorno della Memoria sento qualcosa di tragico e premonitore. Mai prima d’ora ho sentito, come in carne, proprio sotto pelle, il pericolo di una nuova guerra mondiale, di un nuovo massacro globale, e mai prima d’ora ho sentito come, per così tanti regimi in tutto il mondo, Auschwitz non sia più solo una vernice, una specie di vuoto. E quanto può essere spaventoso.
La Russia non è stata invitata a queste celebrazioni ed è sia normale che terrificante.
Normale a causa della guerra che sta conducendo in Ucraina, ma terrificante, ho l’impressione, perché il motivo principale che ne giustifica l’esclusione non viene preso in considerazione dalle nazioni. Mi riferisco alla dottrina Sergeitsev, che io e Jean-Marc Adolphe che parla della “de-ucrainizzazione” dell’Ucraina attraverso schiavitù e rovine, dottrina dichiarata pienamente una volta, poi mai ripetuta, ma che è una dottrina nazista nel senso più letterale di questa parola (anche se Putin pretende di “denazificare” un paese in cui, ovviamente, venivano pagati tributi ad assassini filo-nazisti, ma in cui gli attuali turiferiani di questi mostri non erano più rappresentati in Parlamento).
Su questa dottrina, non una parola nel discorso ufficiale degli “Alleati” dell’Ucraina. E, questo, anche se vediamo sempre più russi impegnati con Putin proclamare, apertamente, silenziosamente, nazisti (e ricordo che il capo militare delle milizie di Prigojine ha chiamato il suo gruppo in onore di Wagner, perché a Hitler, il suo idolo, piaceva Wagner). Nazisti in un esercito che rivendica mostruosamente l’eredità dello stesso che ha sconfitto il nazismo.
E così, ecco qua. Da un lato il nome, come uno spaventapasseri. Dall’altro, gli atti, ed è quello che sta accadendo, ovvero nelle regioni occupate dell’Ucraina, questa dottrina della rovina e della vergogna (per non parlare delle carceri, in cui persone, uomini e donne, vengono trattati come potrebbero essere in Siria dal regime di Assad o come sono in Cecenia da Kadyrov – la Cecenia è, per colpa di Putin, un’enclave indipendente nella stessa Russia).
E sì, è terrificante quello che è diventata la Russia di Putin. E questa minaccia, sì, è alle nostre porte. Perché qualsiasi pace che potesse essere firmata con lei sull’Ucraina, sopra le teste degli ucraini, potrebbe essere solo una tregua prima di un’altra guerra che, per ora, Putin non è in grado di guidare, perché esausto, anche se le sue truppe stanno ancora avanzando, molto lentamente. Qualsiasi pace oggi vedrebbe la Russia rafforzarsi militarmente, perché la Russia può esistere solo attraverso la guerra, e per la guerra. Non c’è altro che guerra in Russia. Nient’altro.
D’altra parte, la cosa terrificante è vedere cosa Israele guidato da questa coalizione di assassini, queste persone che da anni danno da mangiare a Hamas per indebolire Fatah (e quindi rendere impossibile qualsiasi accordo di pace a lungo termine).
Per vedere cosa volevano (vogliono) fare lo Smotritch e l’altro Ben Gvir a Gaza. Non solo quello che hanno fatto: vedere queste rovine, radicali (hanno distrutto tutti gli archivi), perché l’idea è semplicemente cacciare la popolazione palestinese, non, anzi, farli sparire fisicamente (uccidere tutti), semplicemente andarsene, ovunque, in Giordania, in Egitto, ma lei non esiste più, quindi non può più vivere accanto a Israele (e come dimenticare, contemporaneamente, il rafforzamento delle colonie illegali della Cisgiordania? ). Comunque, per vedere che Israele, che sostiene di essere Auschwitz, e chiama Hamas SS (che non direi non siano), fa quello che fa… Come si fa a non essere terrorizzati?
(Postilla per Segre e e Edith Bruck sopravissute all’Olocausto, ma mai una parola spesa in modo significativo verso il Genocidio che oggi assume fattezze da olocausto. Vergogna!).
Per quanto Trump abbia appena diffuso l’idea che oltre un milione di persone debbano, in realtà, “sgomberare” vuole “pulire tutto” per Gaza e farne una località balneare per gli ebrei.
Perché, ora, il pericolo, per il continente europeo, non viene solo dall’Oriente, ma anche dall’Occidente, dove la follia di un uomo (ma non di un solo uomo) spinge al limite il sistema democratico americano. Quello che sta accadendo in questo momento, ad una velocità bizzarra, in tutti gli ambiti contemporaneamente, è, appunto, bizzarro perché è una sorta di blitzkrieg contro il mondo intero.
Come reagiamo a quanto viene scoperto negli USA?
Apriamo bene gli occhi e ci diciamo che non è vero, che non può continuare così, perché però, ad esempio, non possiamo dire che possiamo deportare gli indiani americani dagli USA perché non sono cittadini americani. Tranne che questo sedativo, è esattamente lo stesso che affliggeva le persone negli anni ’30.
“Ho paura” Questo è il titolo di un saggio che Evguéni Zamiatine scelse nel 1920 per parlare di ciò che fecero i bolscevichi.
Questo non significa arrendersi. Questo vale per tutti. Arrendersi comunque non significa nulla. I russi, in Ucraina, fanno così, con i prigionieri, li giustiziano, e chi non viene giustiziato subito viene torturato all’infinito. Uomini e Donne.
Quello che non vorrei è che il tempo fosse cinese, “ciclico”.
Dai cerchi ai cerchi, da “questo non può essere” a “no, ancora, non può… “, ad altre forme di orrore per le quali Auschwitz sarà stata come antenata.
Antenata di un nuovo Olocausto, Olocausto Palestinese.