Milei vuole eliminare il reato di femminicidio: scoppia il dibattito in Argentina

Il governo argentino, guidato dal presidente Javier Milei, ha annunciato l’intenzione di proporre l’abolizione del reato di femminicidio dal codice penale, una decisione che ha scatenato un acceso dibattito politico e sociale nel Paese.

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25 Gennaio 2025 - 16.06


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Il governo argentino, guidato dal presidente Javier Milei, ha annunciato l’intenzione di proporre l’abolizione del reato di femminicidio dal codice penale, una decisione che ha scatenato un acceso dibattito politico e sociale nel Paese. Il ministro della Giustizia, Mariano Cúneo Libarona, ha dichiarato che la misura mira a ristabilire il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione nazionale, affermando che “nessuna vita vale più di un’altra”.

Cosa prevede la norma attuale e quali sarebbero i cambiamenti

L’attuale normativa, introdotta nel 2012 durante il governo di Cristina Fernández de Kirchner, prevede pene più severe per chi commette un omicidio contro una donna in un contesto di violenza di genere.

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Tuttavia, secondo il ministro Cúneo Libarona, questa disposizione rappresenterebbe una “distorsione del concetto di uguaglianza”, privilegiando le donne rispetto agli uomini. “Per anni il femminismo ha sfruttato le donne per arricchirsi e discriminare gli uomini. Siamo tutti uguali davanti alla legge e meritiamo la stessa protezione”, ha dichiarato il ministro su X (ex Twitter).

Il contesto e le polemiche

L’annuncio arriva all’indomani di un intervento del presidente Milei al Forum economico mondiale di Davos, durante il quale ha criticato duramente il concetto di femminicidio, sostenendo che esso “implica che la vita di una donna abbia più valore di quella di un uomo”. Questa posizione si inserisce in un più ampio progetto del governo, che ha già eliminato il Ministero delle Donne, Genere e Diversità, riducendo i fondi destinati ai servizi di assistenza alle vittime di violenza di genere.

Il futuro della proposta e le reazioni

La proposta di abolire il reato di femminicidio richiede una modifica del codice penale, che dovrà passare per il Parlamento. Tuttavia, il governo è in minoranza e si trova di fronte alla ferma opposizione del centro-sinistra, promotore della legge. Nel frattempo, organizzazioni per i diritti delle donne sottolineano che, nel 2024, si sono registrati tra 255 e 294 femminicidi, cifre che superano i dati ufficiali del governo.

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Secondo alcune indiscrezioni provenienti dalla Casa Rosada, l’esecutivo starebbe anche valutando nuove misure per favorire l’inclusione delle persone transgender nel mercato del lavoro.

Critiche e rischi

Le critiche alla proposta non si sono fatte attendere. Molti temono che l’abolizione del reato di femminicidio possa ridurre la protezione legale per le donne vittime di violenza e ignorare le profonde disuguaglianze sociali e culturali che persistono nel Paese.

Mentre il dibattito si accende, resta incerto se il governo riuscirà a trasformare questa proposta in legge, toccando uno dei temi più sensibili e divisivi della società argentina contemporanea.

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