Jossi Beilin, ex ministro della giustizia israeliano e promotore del processo di pace di Oslo nei primi anni ’90, ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcun legame tra l’insediamento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’avvio da parte di Israele di un’importante offensiva militare in Cisgiordania occupata.
“L’opinione generale è che Trump possa sostenere alcune idee del governo di destra israeliano, ma non credo che nessuno pensi davvero che ciò equivalga a un assegno in bianco o che Israele possa e debba fare tutto ciò che vuole,” ha detto Beilin ad Al Jazeera.
Commentando la revoca delle sanzioni statunitensi contro i coloni israeliani violenti, ha affermato: “Non è un segnale che permetterà all’estrema destra di fare tutto ciò che desidera.”
Ha aggiunto che solo i coloni dell’estrema destra e illegali potrebbero credere di avere il via libera dagli Stati Uniti per annettere la Cisgiordania occupata “se fossero davvero stupidi”.
“È un regalo per Israele dire ‘Avete il diritto biblico di possedere tutta la terra’? E allora? Andrete con una Bibbia a prendere tutta la terra? E poi si avrà una minoranza di ebrei a dominare una maggioranza di palestinesi.”
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