L’organizzazione scenica dell’inaugurazione di Donald Trump, che ha posizionato i miliardari della tecnologia globale davanti ai membri del suo stesso gabinetto, è stata immediatamente criticata dagli oppositori di Trump come un segnale di oligarchia e dell’influenza che questi potenti esercitano.
Durante la cerimonia nella rotonda del Campidoglio, leader del settore tecnologico come il CEO di Meta, Mark Zuckerberg; il CEO di Apple, Tim Cook; il CEO di Google, Sundar Pichai; il fondatore di Amazon, Jeff Bezos; e il CEO di Tesla, Elon Musk, si sono riuniti per simboleggiare il rapporto sempre più stretto tra l’industria tecnologica e il nuovo presidente americano.
In origine, i leader del settore avrebbero dovuto sedere sul palco d’onore – una posizione privilegiata riservata ai familiari di Trump, agli ex presidenti e ad altri ospiti di alto profilo, quando la cerimonia era ancora prevista all’aperto.
Tuttavia, a causa del clima gelido di Washington di lunedì, l’inaugurazione è stata spostata all’interno del Campidoglio, riorganizzando i posti a sedere e promuovendo i leader tecnologici accanto ai membri della famiglia Trump e davanti ai candidati al gabinetto.
“I miliardari delle Big Tech hanno un posto in prima fila all’inaugurazione di Trump,” ha scritto su X la senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren. “Hanno posti migliori persino dei membri del gabinetto di Trump. Questo dice tutto.”
Era prevista anche la partecipazione del CEO di TikTok, Shou Zi Chew, così come di Sam Altman di OpenAI e di Dara Khosrowshahi di Uber. Tra i presenti figuravano anche il sindaco di New York, Eric Adams, il podcaster Joe Rogan e Rupert Murdoch, presidente emerito di Fox Corporation e CEO di News Corp, oltre al presidente argentino Javier Milei – ma con posizioni meno privilegiate.
Tra i leader tecnologici presenti c’era anche la fidanzata di Bezos, Lauren Sanchez. Il commentatore politico democratico Ron Filipkowski ha osservato: “Nessun coniuge di membri del Congresso è stato ammesso nella Rotonda per la cerimonia di oggi. Regole diverse per gli oligarchi.”
Durante il fine settimana, Steve Bannon, ex stratega capo della Casa Bianca sotto Trump, ha descritto il raduno dei titani della tecnologia all’inaugurazione di lunedì come “supplicanti” di Donald Trump che stanno compiendo “una resa ufficiale”, paragonandola alla resa del Giappone alle forze alleate a bordo della USS Missouri nel settembre 1945.
Nel frattempo, l’ex presidente Joe Biden ha avvertito: “Un’oligarchia sta prendendo forma in America, fatta di estrema ricchezza, potere e influenza, che minaccia letteralmente l’intera nostra democrazia” e ha denunciato “la pericolosa concentrazione di potere nelle mani di pochi individui ultra-ricchi”.
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