Migranti, negazionismo scientifico, trivelle e ruspe: Trump vuole firmare 100 ordini esecutivi il primo giorno
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Migranti, negazionismo scientifico, trivelle e ruspe: Trump vuole firmare 100 ordini esecutivi il primo giorno

Donald Trump si prepara a iniziare la sua seconda presidenza in modo deciso, con l’emanazione di cento ordini esecutivi già nel primo giorno di mandato

Migranti, negazionismo scientifico, trivelle e ruspe: Trump vuole firmare 100 ordini esecutivi il primo giorno
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12 Gennaio 2025 - 13.03


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Donald Trump si prepara a iniziare la sua seconda presidenza in modo deciso, con l’emanazione di cento ordini esecutivi già nel primo giorno di mandato. Sebbene sia consuetudine per ogni presidente presentare le proprie priorità al momento dell’insediamento, questa iniziativa appare senza precedenti per dimensioni e ambizione. Il tycoon e il suo team stanno pianificando un’azione legislativa aggressiva, bypassando in gran parte il Congresso e ricorrendo a un uso massiccio del potere esecutivo.

Mercoledì scorso, Trump ha discusso i suoi ambiziosi piani con i senatori repubblicani a Capitol Hill, affiancato dal suo stretto consigliere per la sicurezza interna, Stephen Miller, che ha delineato i contenuti del programma. Tra i temi principali figurano immigrazione, fisco, vaccini, politiche ambientali ed energetiche. Molti degli ordini esecutivi saranno finalizzati a cancellare provvedimenti dell’amministrazione democratica o a ripristinare politiche del suo primo mandato, come il completamento del muro al confine con il Messico.

Sul fronte immigrazione, Trump intende introdurre misure radicali, tra cui la creazione di centri di detenzione per migranti irregolari e il rafforzamento del Title 42, le restrizioni agli ingressi adottate durante la pandemia di Covid-19, scadute nel maggio 2023. Inoltre, il presidente eletto potrebbe reintrodurre la norma che obbliga i migranti a richiedere asilo in Paesi terzi o in Messico prima di entrare negli Stati Uniti. Questo pacchetto legislativo da 100 miliardi di dollari richiede il sostegno del Congresso per il finanziamento, complicando ulteriormente la situazione visti i costi già elevati di altre promesse elettorali, tra cui nuove spese per la difesa e ulteriori tagli fiscali per aziende e cittadini.

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Durante l’incontro a Capitol Hill, durato due ore, Trump e i senatori repubblicani hanno dibattuto su come portare avanti i punti chiave dell’agenda presidenziale, come la sicurezza delle frontiere e gli sgravi fiscali. Il leader della maggioranza al Senato, John Thune, e il presidente della commissione Bilancio, Lindsey Graham, hanno suggerito di separare le priorità legislative in pacchetti distinti, privilegiando politiche su confini, energia e difesa. Trump, tuttavia, ha insistito per includere tutto in una singola legge omnibus.

Nel frattempo, gli ordini esecutivi saranno firmati con ogni probabilità già il 20 gennaio. Durante la campagna elettorale, Trump aveva ironizzato sull’idea di firmarli su una “piccola scrivania” a Capitol Hill, un gesto simbolico per sottolineare la rapidità d’azione del suo governo.

Un altro tema di grande rilievo è quello dei vaccini, su cui Trump non ha ancora preso una posizione chiara. Tuttavia, la nomina di Robert Kennedy Jr., noto oppositore delle vaccinazioni, alla guida del Dipartimento della Sanità lascia intendere un possibile cambio di rotta rispetto alle politiche sanitarie precedenti.

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