Le forze israeliane hanno arrestato almeno 45 palestinesi, tra cui ex detenuti, una donna e un bambino, in diverse località della Cisgiordania occupata nelle ultime 24 ore.
In un comunicato congiunto, la Commissione per i Detenuti ed Ex Detenuti e la Società dei Prigionieri Palestinesi hanno denunciato che le operazioni di arresto si sono concentrate nelle città di Hebron, Nablus, Tubas, Tulkarm, Ramallah e Gerusalemme. Gli arresti sono stati accompagnati da incursioni su vasta scala caratterizzate da abusi, aggressioni e minacce rivolte ai detenuti e alle loro famiglie, oltre a episodi di vandalismo e distruzione delle abitazioni civili.
In particolare, nel villaggio di Sa’ir, situato nella zona di Hebron, le forze di occupazione hanno sottoposto circa 25 persone a interrogatori sul campo, trattenendone due in stato di detenzione.
Secondo i dati forniti dalla Società dei Prigionieri Palestinesi e dalla Commissione, il numero complessivo di palestinesi detenuti nella Cisgiordania occupata dal 7 ottobre ha superato le 11.000 unità. Questo dato include persone arrestate nelle loro abitazioni, ai posti di blocco militari, coloro che si sono consegnati sotto pressione e quanti sono stati presi in ostaggio.
Le organizzazioni per i diritti umani continuano a monitorare la situazione, sottolineando le gravi implicazioni umanitarie e legali di queste azioni su larga scala.
