Ceo ucciso a New York, preso l'assassino che diceva: "Questi parassiti se l'erano cercata"
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Ceo ucciso a New York, preso l'assassino che diceva: "Questi parassiti se l'erano cercata"

La polizia di Altoona, in Pennsylvania, ha arrestato Luigi Mangione in connessione con l'omicidio del CEO di UnitedHealthcare, Brian Thompson, avvenuto il 4 gennaio a New York

Ceo ucciso a New York, preso l'assassino che diceva: "Questi parassiti se l'erano cercata"
Luigi Mangione
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9 Dicembre 2024 - 21.27


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La polizia di Altoona, in Pennsylvania, ha arrestato Luigi Mangione in connessione con l’omicidio del CEO di UnitedHealthcare, Brian Thompson, avvenuto il 4 gennaio a New York. Al momento del fermo, Mangione era in possesso di un documento di due pagine contenente frasi come “questi parassiti se l’erano cercata” e “mi scuso per ogni conflitto e trauma, ma andava fatto”. La notizia è stata riferita alla CNN da fonti di polizia.

Il documento trovato durante l’arresto

Nel documento, Mangione esprimeva critiche violente contro l’industria sanitaria e giustificava azioni estreme, dichiarando di aver agito in autonomia e senza supporti esterni. Gli agenti lo hanno arrestato dopo aver trovato una pistola simile a quella utilizzata per commettere l’omicidio.

Profilo di Luigi Mangione

Sui suoi account social, Mangione aveva condiviso immagini di viaggi con amici e familiari. Secondo un’indagine del New York Times, un giovane con lo stesso nome ha frequentato un liceo privato a Baltimora, in Maryland, dove eccelleva nella lotta libera ed era tra gli studenti migliori. Successivamente, nel 2020, ha conseguito una laurea in ingegneria presso l’Università della Pennsylvania.

Le parole di UnitedHealthcare

Un portavoce dell’azienda ha commentato: “La nostra speranza è che l’arresto di oggi porti un po’ di sollievo alla famiglia di Brian, agli amici, ai colleghi e a molti altri colpiti da questa tragedia indicibile”. La società ha inoltre aggiunto: “Ringraziamo le forze dell’ordine e continueremo a collaborare con loro in questa indagine. Chiediamo a tutti di rispettare la privacy della famiglia mentre è in lutto”.

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