Corea del Sud, arrestato l'ex ministro della Difesa per il suo ruolo nella dichiarazione di legge marziale
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Corea del Sud, arrestato l'ex ministro della Difesa per il suo ruolo nella dichiarazione di legge marziale

I procuratori sudcoreani hanno arrestato l'ex ministro della Difesa Kim Yong-hyun per il suo ruolo nella dichiarazione della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk Yeol, avvenuta martedì, secondo quanto riportato dai media locali.

Corea del Sud, arrestato l'ex ministro della Difesa per il suo ruolo nella dichiarazione di legge marziale
L'ex ministro della Difesa Kim Yong-hyun
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8 Dicembre 2024 - 13.33


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I procuratori sudcoreani hanno arrestato l’ex ministro della Difesa Kim Yong-hyun per il suo ruolo nella dichiarazione della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk Yeol, avvenuta martedì, secondo quanto riportato dai media locali.

Kim, che ha presentato le dimissioni mercoledì, è considerato una figura centrale nell’episodio della legge marziale. Secondo un alto ufficiale militare e documenti depositati dai membri dell’opposizione per richiedere l’impeachment di Yoon, sarebbe stato Kim a proporre la misura al presidente.

Yoon ha superato un voto di impeachment in parlamento sabato, innescato dal suo tentativo, durato poche ore, di imporre la legge marziale. Tuttavia, il leader del suo stesso partito ha dichiarato che il presidente dovrà inevitabilmente dimettersi.

La squadra investigativa speciale della procura ha interrogato Kim, che si è presentato volontariamente presso l’Ufficio del Procuratore Distrettuale Centrale di Seoul intorno alle 1:30 di domenica mattina, secondo quanto riferito dall’agenzia Yonhap. L’ufficio non ha rilasciato commenti immediati.

Tre partiti di opposizione minori hanno presentato una denuncia contro Yoon, Kim e il comandante della legge marziale Park An-su, accusandoli di tradimento.

Kim è sottoposto a un divieto di espatrio mentre i procuratori proseguono le indagini, ha aggiunto Yonhap. L’agenzia ha inoltre riportato che la polizia ha perquisito la residenza ufficiale e l’ufficio di Kim.

Più tardi, domenica, il ministro dell’Interno della Corea del Sud ha annunciato le sue dimissioni, secondo i media locali. Lee Sang-min ha dichiarato di lasciare l’incarico “in grave riconoscimento della responsabilità di non aver servito adeguatamente il pubblico e il presidente”, come riportato dal quotidiano JoongAng Ilbo.

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