La Corte Costituzionale della Romania ha annullato il risultato del primo turno delle elezioni presidenziali a pochi giorni dal previsto svolgimento del secondo turno.
La decisione comporta la ripartenza del processo elettorale da zero, con il governo che dovrà stabilire una nuova data per il voto.
Il primo turno era stato vinto da Calin Georgescu, un politico quasi sconosciuto, di estrema destra e critico verso la NATO, noto per aver in passato elogiato Vladimir Putin.
La decisione della corte segue la declassificazione di documenti dell’intelligence, secondo i quali Georgescu avrebbe beneficiato di una massiccia operazione di influenza – condotta dall’estero – per interferire con il risultato delle elezioni.
Nonostante fosse un grande outsider che aveva dichiarato zero spese per la campagna elettorale, Georgescu è emerso come favorito il 24 novembre. Avrebbe dovuto affrontare la riformista di centro-destra Elena Lasconi, del partito Save Romania Union, in un ballottaggio domenica.