Il Ministero della Salute di Gaza afferma che gli attacchi israeliani hanno ucciso 30 palestinesi e ne hanno feriti 84 nell’ultimo periodo di rendicontazione di 24 ore.
La situazione dei profughi
Famiglie che avevano trovato rifugio in una scuola nel nord di Gaza hanno raccontato ad Al Jazeera il loro viaggio verso Gaza City, dopo che l’esercito israeliano ha ordinato di abbandonare uno degli ultimi centri di evacuazione nella zona. Alcuni erano in lacrime, disperati, chiedendo aiuto.
Hanno descritto un’esperienza straziante, costretti a fuggire per salvarsi la vita, lasciando dietro di sé persone morte o ferite.
“Stiamo camminando da ore”, ha detto una donna. “Droni israeliani continuavano a sorvolarci, sparando su bambini e giovani, che sono ancora lì, a terra, sanguinanti. Non abbiamo nemmeno potuto aiutarli.”
Ha aggiunto che i soldati israeliani avevano arrestato numerosi giovani e alcune donne. “Non hanno pietà per nessuno, né per un bambino né per una donna, giovane o anziano,” ha detto. “Cosa vogliono ancora da noi?”
Amna Al Dabala, una donna che camminava con sua figlia, ha raccontato di essere stata assediata per oltre un mese in una scuola trasformata in rifugio, prima di essere costretta ad andarsene.
“Non potevamo uscire, avevamo carri armati e droni israeliani che ci circondavano,” ha raccontato. “L’esercito [israeliano] ci ha bombardato con missili e colpi di droni. Decine di persone sono state uccise e altre decine ferite. Noi che siamo sopravvissuti siamo stati costretti a evacuare.”
Durante la fuga, “un drone israeliano ha sparato un missile contro di noi; mia figlia è rimasta ferita e abbiamo dovuto correre per salvarci la vita,” ha detto. “Non sappiamo quale sarà il nostro destino.”
