La Cina è sempre più a disagio per il crescente coinvolgimento della Corea del Nord con la Russia e trova inquietante la collaborazione tra Pyongyang e Mosca. Lo ha affermato Kurt Campbell, vice segretario di Stato degli Stati Uniti.
Campbell ha fatto riferimento a un dibattito sempre più acceso tra i partner di sicurezza degli Stati Uniti in Asia sulla posizione della Cina riguardo alla decisione di Kim Jong-un di inviare 10.000 soldati nordcoreani a combattere per la Russia contro l’Ucraina. Si sostiene che le truppe nordcoreane si trovino già in territorio russo.
Anche al ministero degli Esteri giapponese si nutrono dubbi sul fatto che la Cina approvi l’invio di truppe da parte della Corea del Nord. I funzionari affermano che Pechino è rimasta in gran parte silenziosa sulla questione e potrebbe essere preoccupata che la collaborazione militare in Ucraina favorisca gli sforzi degli Stati Uniti per creare una rete di alleanze con Corea del Sud e Giappone in Asia orientale, una strategia che la Cina vede già come mirata a contenere il proprio potere.
In un gesto raro di distensione, la Cina ha comunicato al Giappone l’intenzione di rimuovere una boa installata all’interno della zona economica esclusiva giapponese vicino alle isole Senkaku, amministrate dal Giappone nel Mar Cinese Orientale. Sebbene il passo sia modesto, le isole rappresentano un punto di tensione tra Giappone e Cina, e il gesto è visto come simbolico di un tentativo di incoraggiare i settori giapponesi contrari a un conflitto guidato dagli Stati Uniti contro la Cina.
Durante un recente seminario al Center for Strategic and International Studies, un think tank di Washington, Campbell ha dichiarato:
“Il tema che sta diventando sempre più scomodo per i nostri interlocutori cinesi è il coinvolgimento della Corea del Nord con la Russia.
In alcune discussioni che abbiamo avuto, sembra che stiamo informandoli di aspetti di cui non erano a conoscenza riguardo alle iniziative della Corea del Nord. Inoltre, sono preoccupati che l’incoraggiamento russo possa portare Pyongyang a contemplare azioni militari che non sarebbero nei migliori interessi della Cina.”
Campbell ha aggiunto:
“La Cina non ha preso una posizione diretta per criticare la Russia, ma riteniamo che la crescente collaborazione tra Pyongyang e Mosca li stia innervosendo.”
Tuttavia, gli analisti divergono sull’esistenza di una frattura significativa tra Cina e Russia.
Dennis Wilder, ex direttore assistente della CIA per l’Asia orientale e il Pacifico, ha affermato:
“Il silenzio radio da parte di Pechino su questo argomento è impressionante. Non c’è una parola nella stampa cinese né sull’accordo strategico stipulato in estate tra Russia e Corea del Nord, né sull’invio di truppe.
Come spiega la Cina ciò che sta accadendo e come ignora a livello internazionale il fatto che il suo stato cliente stia combattendo in Ucraina? Gli europei saranno contrariati, e non con i nordcoreani, ma con la Cina.”