Si può essere israeliani e fascisti? La risposta è sì. Si può essere fascisti e andare al governo con il voto popolare? La risposta è sì. Si può essere stati fan dell’assassinio di un Primo ministro da parte di un estremista di destra e oggi essere ministro della Sicurezza nazionale? La risposta è ancora sì. Si può essere ebrei e fascisti? La risposta ancora una volta è sì. Si può essere genocidi pur essendo stati vittime, nel passato, dell’Olocausto nazifascista? La risposta è sì.
Si può essere tutto questo e considerarsi ancora l’unica democrazia del Medio Oriente? La risposta è no. Si può essere carnefici e atteggiarsi a vittime? Sì, o almeno ci provano, ricevendo ascolto e plauso nella stampa mainstream di casa nostra. Si può combattere un siffatto governo? Sì, è c’è una parte d’Israele che con coraggio lo fa.
L’Israele che Globalist sostiene convintamente e che ha fatto conoscere alle proprie lettrici e lettori nel corso di questi anni. Infine, e questo riguarda tutti coloro che hanno ancora un briciolo di umanità. Di fronte alla mattanza di Gaza si può scandire, a lettere cubitali, la parola genocidio? La risposta, altrettanto cubitale, è sì? Punto.