Transparency chiede un'indagine su un viaggio da Trump di 5 europarlamentari sovranisti: tra loro Ceccardi
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Transparency chiede un'indagine su un viaggio da Trump di 5 europarlamentari sovranisti: tra loro Ceccardi

Una Ong ha richiesto un'indagine su cinque membri del Parlamento europeo appartenenti all'estrema destra, sospettati di non aver dichiarato le spese di viaggio per partecipare a una cena di gala a New York organizzata da un gruppo vicino a Donald Trump.

Transparency chiede un'indagine su un viaggio da Trump di 5 europarlamentari sovranisti: tra loro Ceccardi
Trump al gala dei repubblicani
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16 Novembre 2024 - 10.54


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Una Ong ha richiesto un’indagine su cinque membri del Parlamento europeo appartenenti all’estrema destra, sospettati di non aver dichiarato le spese di viaggio per partecipare a una cena di gala a New York organizzata da un gruppo vicino a Donald Trump.

Transparency International, attraverso il suo ufficio Ue, ha scritto all’organismo di controllo del Parlamento europeo chiedendo di indagare su cinque eurodeputati per una possibile mancata dichiarazione di viaggio e dei costi relativi alla partecipazione al gala del New York Young Republican Club (NYYRC) tenutosi a dicembre 2023.

Secondo l’Ong, due degli europarlamentari potrebbero non aver dichiarato anche le spese per il gala NYYRC del 2022, mentre un altro potrebbe aver violato le norme partecipando a un dibattito organizzato dallo stesso gruppo a New York.

La segnalazione coinvolge due politici ungheresi, Kinga Gál ed Ernő Schaller-Baross, membri di spicco del partito al governo Fidesz; Maximilian Krah, eurodeputato di Alternative für Deutschland, recentemente dimessosi come candidato principale del suo partito dopo dichiarazioni controverse sulle SS; Susanna Ceccardi, ex sindaca appartenente alla Lega e vedelissima di Salvini; e Harald Vilimsky, figura di rilievo del partito austriaco Freedom Party, noto per le sue posizioni anti-migranti e anti-Islam.

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In risposta al Guardian, quattro dei cinque eurodeputati (Gál, Schaller-Baross, Krah e Ceccardi) hanno negato qualsiasi irregolarità, sostenendo che i loro viaggi sono stati finanziati dai rispettivi governi, partiti politici, gruppi parlamentari europei o da fondi personali, rispettando quindi le regole. Vilimsky, invece, non ha rilasciato dichiarazioni.

La denuncia evidenzia i legami tra il movimento Maga (Make America Great Again) di Donald Trump e l’estrema destra europea, accomunati da una forte opposizione verso istituzioni basate su regole liberali, politiche climatiche e l’accoglienza di rifugiati e migranti.

Ceccardi e Vilimsky risultano membri del NYYRC, anche se ciò non rappresenta una violazione delle regole del Parlamento europeo. Tuttavia, tutti e cinque gli europarlamentari sono stati fotografati al gala del 2023, dove i biglietti costavano tra 699 e 1.399 dollari per partecipare a una cena “francese a più portate” con open bar di alto livello e un intervento dell’ex presidente Trump.

Durante un discorso di oltre 80 minuti, Trump ha dichiarato provocatoriamente che gli piacerebbe essere “un dittatore per un giorno” per costruire un muro e avviare nuove trivellazioni petrolifere. Tra gli ospiti d’onore dell’evento c’erano Steve Bannon, ex consigliere di Trump, condannato per aver ignorato citazioni del Congresso legate all’attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio; Rudy Giuliani, multato per 148,1 milioni di dollari per aver diffuso false informazioni sulle elezioni presidenziali USA del 2020; e Jack Posobiec, noto teorico della cospirazione e commentatore estremista.

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Kinga Gál, veterana del Parlamento europeo e co-presidente del gruppo di estrema destra “Patriots for Europe” di Viktor Orbán, è stata inoltre oggetto di attenzione da parte di Transparency International per aver partecipato, il 15 novembre 2023, a New York, a un dibattito organizzato dal NYYRC intitolato Viktor Orbán – Difensore d’Europa.

Transparency International ha chiesto al comitato consultivo del Parlamento europeo, responsabile dell’esame delle violazioni del codice di condotta, di verificare come siano stati finanziati i viaggi dei deputati, per accertare eventuali irregolarità.

Shari Hinds, responsabile delle politiche dell’ONG, ha dichiarato: “Per noi è fondamentale garantire una piena trasparenza riguardo alle fonti di finanziamento di qualsiasi viaggio”.


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