Ragazzino di 15 anni ha distribuito volantini contro Putin: condannato a 5 anni di carcere
Top

Ragazzino di 15 anni ha distribuito volantini contro Putin: condannato a 5 anni di carcere

Arseny Turbin, condannato quando aveva 15 anni a cinque anni di carcere, con l'accusa di partecipazione a un'organizzazione terroristica.

Ragazzino di 15 anni ha distribuito volantini contro Putin: condannato a 5 anni di carcere
Arseny Turbin arrestato a 15 anni per terrorismo in Russia
Preroll

globalist Modifica articolo

7 Novembre 2024 - 16.03


ATF

Solo un ragazzino, ma “Memorial”, l’organizzazione che difende i diritti civili, lo riconosce come prigioniero politico. Probabilmente il più giovane prigioniero politico della Russia. Lui è Arseny Turbin, condannato quando aveva 15 anni. Oggi, che di anni ne ha sedici, la Corte d’Appello Militare ha confermato la sentenza che condanna il ragazzo a cinque anni di carcere, con l’accusa di partecipazione a un’organizzazione terroristica.

È la madre del ragazzo, Irina Turbina, a dare notizia della sentenza. In appello, il tribunale ha ridotto la pena di Turbin di 24 giorni, poiché “inizialmente, il verdetto non teneva conto del tempo trascorso per l’esame ospedaliero”, ma l’impianto del verdetto è stato lasciato invariato.

Eravamo a giugno quando il Tribunale Militare del 2° Distretto Occidentale condannava Arseny Turbin a cinque anni di carcere da scontare in una colonia educativa, reo di partecipazione a un’organizzazione terroristica.

Secondo l’accusa, nell’estate del 2023, Turbin si è unito alla Legione della Libertà della Russia, dopodiché avrebbe eseguito le istruzioni di un rappresentante di questa organizzazione, distribuendo volantini che criticavano Vladimir Putin nelle cassette della posta.

Leggi anche:  La Russia pronta a colpire Kiev con un missile molto potente come rappresaglia per le armi occidentali

Lo studente ha sempre negato di essersi aggregato alla legione, ammettendo di aver distribuito volantini, ma per convinzioni personali.

All’inizio di ottobre, il giovanissimo detenuto politico si è lamentato di essere stato sottoposto a pressioni psicologiche e picchiato nel centro di detenzione preventiva di Mosca-5 “Vodnik”, dove è stato trattenuto fino a quando non si è tenuto l’appello.

Come detto, il progetto per i diritti umani “Memorial” fin dal primo momento della vicenda ha riconosciuto Turbin come prigioniero politico.

Native

Articoli correlati