Nuova accusa da parte di Netanyahu all’Occidente, colpevole di fare pressioni nel “posto sbagliato”. Il presidente israeliano chiede all’Onu la rimozione degli operatori dell’Unifil dalle loro postazioni nel sud del Libano, definendole “roccaforti di Hezbollah”.
La sua richiesta è arrivata attraverso in un messaggio registrato indirizzato al Segretario dell’Onu, António Guterres, e fa seguito alla condanna degli Stati Uniti e dell’Unione Europea per gli attacchi dell’Idf sui Caschi Blu in Libano, di cui fanno parte oltre mille soldati italiani.
“Il vostro rifiuto di ritirare i soldati dell’Unifil li rende ostaggi di Hezbollah“, ha dichiarato. La loro presenza “mette a rischio anche la vita dei nostri soldati”.
“Sfortunatamente, alcuni leader europei stanno esercitando pressioni nel posto sbagliato. Invece di criticare Israele, dovrebbero rivolgere le loro critiche a Hezbollah, che usa l’Unifil come scudo umano proprio come Hamas a Gaza usa l’Unrwa”, ha aggiunto Netanyahu nel videomesaggio.
Ma, intanto, continuano i combattimenti al confine e Papa Francesco, durante l’Agelus di ques’oggi, ha chiesto un immediato cessate il fuoco.