Scagliandosi contro quella che destra americana chiama la `cancel culture´, cioè la rimozione di statue e la sostituzione di nome di scuole e caserme dedicate a leader confederati e esponenti politici del passato che sono stati schiavisti, afferma che George Washington «probabilmente» non possedeva schiavi. Un’affermazione che non corrisponde alla realtà storica: nella piantagione di Mount Vernon c’erano centinaia di schiavi, ricorda oggi la Cnn.
«Che dire del liceo George Washington – ha affermato Trump durante un comizio nel weekend – `vogliamo rimuovere il nome dalla scuola´, ma non sanno neanche dire perché. Pensano che lui abbia avuto degli schiavi. Ma in verità probabilmente non ne aveva». «George Washington possedeva schiavi, lo sappiamo direttamente da lui, teneva scritto sui registri tutti quelli che possedeva», ha invece spiegato alla Cnn, Alexis Coe, analista del think tank New America che ha scritto una biografia di Washington.
Per quanto riguarda le affermazioni di Trump, Coe ritiene che sia «riprovevole al livello personale negare» una cosa del genere, ed è anche «pericolo per il nostro Paese» avere un candidato alla presidenza che comunica una visione infondata della storia americana.
Al momento della morte di Washington nel 1799, a Mount Vernon vi erano 317 persone ridotte in schiavitù, 123 possedute direttamente dal presidente Washington, mentre 53 erano «affittate» da altre piantagioni e 153 provenivano dalla proprietà del primo marito della moglie Martha.