Una agiustatina di tiro da parte di una putiniana che ora vorrebbe staccarsi un po’ dall’immagine dello zio Vladirim: «Dovremo parlare con la Russia per cercare di trovare una via d’uscita positiva per l’Ucraina da questo conflitto, che chiaramente non può vincere. Spero che la Francia svolga un ruolo in questa soluzione ragionevole, per il bene dell’Ucraina sotto attacco e per un rapido ritorno a una pace duratura».
Lo ha detto la leader del Rassemblement national, Marine Le Pen, in un’intervista al Periodico de España
. Le Pen, interrogata sul fatto se si debbano inviare più o meno aiuti all’Ucraina per difendersi dalla Russia, ha affermato che «condanna l’aggressione russa» e sostiene «le iniziative volte a fornire sostegno militare o civile all’Ucraina» ma «la linea rossa che tracciamo per noi stessi è quella di pensare attentamente alle sanzioni in modo che non si ritorcano contro di noi».
«Penso, ad esempio, alla guerra energetica che abbiamo condotto, che è stata devastante per le nostre economie», ha affermato, dicendo poi che «la seconda linea rossa è non diventare co-belligeranti».
«Per la Francia, la Prima guerra mondiale ha significato 1.000 morti al giorno per quattro anni – 1,5 milioni dei nostri ragazzi più coraggiosi. Un secolo dopo, non ci siamo ancora ripresi del tutto. Non vogliamo più essere trascinati da questi orrori che, se dovessero accadere, significherebbero la fine dell’Europa per sempre», ha detto Le Pen.
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