Putin ha elencato le condizioni per la cessazione delle ostilità. Lo ha fatto alla vigilia del summit di Ginevra e mentre in Italia si tiene il G7. Ha chiesto all’Ucraina di ritirare le truppe dall’intero territorio delle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporozhye. Vladimir Putin lo ha fatto parlando al ministero degli Esteri, a Mosca. L’evento è stato trasmesso dal canale televisivo Rossiya 24.
Putin ha affermato che le truppe ucraine dovrebbero essere completamente ritirate dai territori delle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporozhye entro i confini amministrativi. Inoltre, per Putin l’Ucraina deve notificare il suo rifiuto di aderire alla Nato. Se queste condizioni saranno soddisfatte (non sono poche), la Russia cesserà “immediatamente” il fuoco, parola di Putin.
“Si prega di notare che si tratta dell’intero territorio di queste regioni entro i loro confini amministrativi come esisteva al momento del loro ingresso in Ucraina. Non appena a Kiev dichiareranno di essere pronti per tale decisione e inizieranno il vero ritiro delle truppe da queste regioni, se notificheranno anche ufficialmente l’abbandono dei piani di adesione alla Nato, da parte nostra immediatamente, nello stesso minuto, daremo l’ordine di cessare il fuoco e iniziare i negoziati. Ripeto, lo faremo immediatamente”, ha detto Putin.
Secondo lui, l’essenza della proposta russa “non è una tregua temporanea”. Non si tratta di congelare il conflitto, ma del suo completamento. “Vorremmo che tale decisione – sia sul ritiro delle truppe, sia sullo status di non allineato, sia sull’inizio del dialogo con la Russia, da cui dipende la futura esistenza dell’Ucraina – fosse presa in modo indipendente a Kiev, sotto la guida dei veri interessi nazionali del popolo ucraino. E non secondo gli ordini occidentali. Anche se ci sono grandi dubbi su questo”, ha detto Putin.
