La Cina ha annunciato che Hamas e Fatah hanno tenuto discussioni «incoraggianti» a Pechino al fine di raggiungere la «riconciliazione intra-palestinese».
Dopo aspri combattimenti, il movimento islamista Hamas, rivale di Fatah del presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas, ha preso il potere nel 2007 nella Striscia di Gaza.
Da più di sei mesi l’esercito israeliano porta avanti in questo territorio una grande offensiva che ha provocato la morte di numerosi civili, dopo l’attacco senza precedenti di Hamas a Israele il 7 ottobre. Fatah mantiene un controllo amministrativo parziale in Cisgiordania, tramite l’Autorità palestinese.
«Su invito della Cina, rappresentanti del Movimento di liberazione nazionale palestinese (Fatah, ndr) e del Movimento di resistenza islamica (Hamas, ndr) hanno recentemente visitato Pechino per discussioni approfondite e franche sulla promozione della riconciliazione intra-palestinese», ha annunciato Lin Jian, portavoce del ministero degli Esteri cinese.
«Le due parti hanno espresso pienamente la loro volontà politica di raggiungere la riconciliazione attraverso il dialogo e la consultazione, hanno discusso molte questioni specifiche e hanno fatto progressi», ha sottolineato in una conferenza stampa.
«Hanno concordato di continuare questo processo di dialogo con l’obiettivo di raggiungere l’unità palestinese il più rapidamente possibile», ha aggiunto il portavoce. La Cina sostiene la causa palestinese da decenni. Pechino tradizionalmente si batte per una soluzione basata sul principio dei due Stati, mentre il processo di pace israelo-palestinese è in fase di stallo dal 2014.
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