La Corte Suprema della repubblica russa della Baschiria ha respinto il ricorso dell’attivista Fayil Alsynov contro la condanna a quattro anni carcere con l’accusa di “incitamento all’odio interetnico”: lo ha annunciato giovedì il suo avvocato Ilnur Suyundukov.
Alsynov, noto militante per i diritti dell’etnia baschira, che dà il nome alla repubblica di Baschiria, è stato condannato alla detenzione in una colonia penale per il suo ruolo nelle proteste contro le miniere d’oro illegali nel sud-est della repubblica situata nella regione degli Urali.
La più alta corte ha anche stabilito di vietare all`attivista di amministrare siti web e di partecipare a raduni di massa per due anni e mezzo, riferisce il quotidiano locale Aspekty citato dal Moscow Times.
Il caso contro Alsynov, 37 anni, è stato ampiamente considerato un caso politico, una vendetta autorizzata dal governo per la sua duratura popolarità nella repubblica, confermata dalle proteste a suo sostegno al momento ell’arresto lo scorso gennaio.