Tassare i più facoltosi per un mondo meno inquinato: in tutti i sensi
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Tassare i più facoltosi per un mondo meno inquinato: in tutti i sensi

I governi dell’UE stentano ad introdurre forme di prelievo più marcato sui cittadini più facoltosi per reperire risorse cruciali da destinare ai crescenti bisogni sociali e al contrasto alla crisi climatica.   

Tassare i più facoltosi per un mondo meno inquinato: in tutti i sensi
Cambiamenti climatici
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Umberto De Giovannangeli Modifica articolo

11 Aprile 2024 - 18.52


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A fronte dell’ampliamento della fragilità sociale in molti Paesi dell’Unione europea e dell’approssimarsi di un pericoloso “punto di non ritorno sul clima”, i governi dell’UE stentano ad introdurre forme di prelievo più marcato sui cittadini più facoltosi per reperire risorse cruciali da destinare ai crescenti bisogni sociali e al contrasto alla crisi climatica.   

È quanto denunciato oggi da Oxfam, con un flash mob realizzato con Avaaz e WeMove davanti al Parlamento europeo, in supporto alla richiesta di introdurre un’imposta europea sui grandi patrimoni.

Fino a 16 miliardi per l’Italia, tassando i 50 mila più ricchi

Se applicato, nel contesto italiano, allo 0,1% dei cittadini più ricchi (circa 50.000 individui), con patrimoni netti superiori a 5,4 milioni di euro, un simile tributo potrebbe generare entrate tra i 13,2 e i 15,7 miliardi all’anno. La misura non interesserebbe il 99,9% dei contribuenti italiani, ma solo quel gruppo al vertice della piramide sociale, che ha visto la propria quota di ricchezza nazionale passare dal 5,5% al 9,2% tra il 1995 e il 2021.

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“L’inazione dei governi si scontra con il supporto pubblico, trasversale all’elettorato, di cui godono le proposte di maggiore tassazione a carico dei più ricchi – dichiara Misha Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia – La reticenza della politica stride con la posizione dei tanti cittadini stanchi di sentirsi ripetere che ‘non ci sono risorse’ per abbattere le liste d’attesa nelle strutture sanitarie pubbliche, per stabilizzare il personale precario nelle scuole che frequentano i loro figli, per alloggi universitari o per misure di supporto a chi versa in condizioni di vulnerabilità”.

Da un recente sondaggio UE risulta infatti che quasi 7 europei su 10 siano a favore di una maggiore tassazione dei più facoltosi. In Italia, circa 2/3 dei rispondenti a un’indagine demoscopica del 2021 hanno avallato la proposta di un’imposta sulle grandi fortune.

Da rafforzare l’equità fiscale: in Italia i più ricchi versano, in proporzione al reddito, imposte e contributi inferiori ai cittadini con redditi più modesti

L’imposta sui grandi patrimoni avrebbe inoltre il merito di rafforzare l’equità dei sistemi fiscali, contrastandone la regressività al vertice.Basti pensare che in Italia la maggior parte dei cittadini versa tra il 40 e il 50% del proprio reddito in imposte dirette, indirette e contributi, mentre i miliardari solo il 20% circa. Analogamente, in Francia un contribuente medio sconta un’aliquota complessiva del prelievo pari a circa il 50% del suo reddito, mentre una persona che appartiene al top-0,0002% di appena il 2%.

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In Europa i ricchi sono anche tra i più grandi inquinatori 

Va evidenziato come in Europa i più ricco figurino anche tra i più grandi inquinatori: un cittadino UE collocato nel top-1% più ricco emette in media 14 volte più CO2 di chi appartiene al 50% più povero del continente.

Nel suo recente rapporto “Climate Equality” Oxfam ha rilevato come l’1% più ricco, in termini reddituali, nell’UE fosse responsabile nel 2019 del 6% delle emissioni di CO2 a livello continentale e come la quota di emissioni pro capite di una persona appartenente all’1% dei percettori di redditi più elevati nell’Unione fosse superiore di 14 volte alle emissioni pro capite di cui era, in media, responsabile un individuo collocato nel bottom-50% della distribuzione dei redditi.
Un’imposta sui grandi patrimoni si configurerebbe pertanto come anche un “contributo da pagare” per le loro maggiori responsabilità (in termini di emissioni storiche cumulate) per la crisi climatica in atto e contribuirebbe a supportare la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici e a sostenere una transizione ecologica giusta. 

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La campagna #LaGrandeRicchezza

Oxfam ha lanciato in Italia la raccolta firme la #LaGrandeRicchezza a supporto dell’Iniziativa dei Cittadini Europei #TaxTheRich per l’introduzione di un’imposta europea sui grandi patrimoni.

Si può aderire su https://www.oxfamitalia.org/lagrandericchezza/

Globalist sostiene la campagna. 

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