Non più legittima difesa ma punizione collettiva. E dissentire è doveroso.
«Chiedere il cessate il fuoco a Gaza non significa essere antisemiti, ma deve essere accompagnato da una forte proposta di pace. Su Gaza si comincia a ragionare, mentre sull’Ucraina la situazione è statica. Visto che non si riesce a fare due Stati e la prospettiva di Gaza controllata dall’esercito israeliano è folle, l’idea che gli Stati del Golfo con l’appoggio dell’occidente prendano la responsabilità di aiutare a costruire una politica palestinese più organizzata, capace e meno sfasciata di quella attuale è un’idea fuori dagli schemi ma che può funzionare. Non si possono fermare le cose senza una prospettiva».
Così Romano Prodi ospite a Otto e mezzo su La7.