Prima uscita fuori dal Vaticano per Papa Francesco dopo la bronchite che aveva rallentato, ma mai fermato, alcune sue attività e che soprattutto gli ha impedito all’ultimo momento la partecipazione alla Cop28 di Dubai. Avvolto nel cappotto bianco (che ha indossato anche per affacciarsi all’Angelus) ha mantenuto fede all’impegnativa agenda di oggi. Dopo la preghiera mariana a Piazza San Pietro, si è recato nel pomeriggio prima nella basilica di Santa Maria Maggiore e poi a Piazza di Spagna per il tradizionale omaggio all’Immacolata.
Il pensiero alle guerre e ai popoli che soffrono, a partire da Ucraina, Israele e Palestina. La preghiera per le madri che piangono per i loro figli, uccisi in guerra, costretti a migrare o anche vittime di dipendenze. Ma il Papa a Maria chiede soprattutto la sua intercessione per le tante donne vittime della violenza.
L’omicidio di Giulia Cecchettin ha creato un’onda, come non si era vista negli ultimi anni, che chiede di voltare pagina. Il Papa interpreta questi sentimenti e li trasforma nella preghiera alla donna più importante nella storia della Chiesa: «Oggi, Maria, abbiamo bisogno di te come donna, per affidarti tutte le donne che hanno sofferto violenza e quelle che ancora ne sono vittime, in questa città, in Italia e in ogni parte del mondo. Tu le conosci ad una ad una, conosci i loro volti. Asciuga, ti preghiamo, le loro lacrime e quelle dei loro cari. E aiuta noi a fare un cammino di educazione e di purificazione – chiede il Pontefice -, riconoscendo e contrastando la violenza annidata nei nostri cuori e nelle nostre menti e chiedendo a Dio che ce ne liberi».
Il Papa torna dunque alla normalità delle sue attività e in Vaticano si guarda già, con maggiore serenità rispetto ai giorni scorsi, alle prossime celebrazioni del Natale. Domani mattina il Papa riceverà le delegazioni delle comunità che hanno donato il presepe e l’albero, e poi ci saranno i tanti appuntamenti che precedono una delle festività più importanti per i cristiani.
Francesco guarda però anche più lontano ed oggi ha annunciato la prima `Gmb´, la Giornata Mondiale dei Bambini, sull’onda di quelle che vengono celebrate per i giovani dai tempi di Giovanni Paolo II. «Vogliamo mettere i bambini al centro e prenderci cura di loro», ha detto il Papa all’Angelus svelando le date di questo nuovo appuntamento: il 25 e il 26 maggio 2024 a Roma.
«Questa giornata è anche un messaggio al mondo degli adulti perché si fermino ad ascoltare le domande semplici e dirette dei piccoli che chiedono pace e rispetto», hanno commentato padre Enzo Fortunato, Marco Impagliazzo e Angelo Chiorazzo, coordinatori del comitato organizzatore della Prima Giornata Mondiale dei Bambini. Il francescano, il presidente di Sant’Egidio e il capo della cooperativa Auxilium avevano portato in Vaticano settemila bambini da tutto il mondo lo scorso 6 novembre. Da qui l’idea del Papa di istituire le Gmb.
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