Parole che sembrano una presa in giro visto che il ‘capo’ è lui e ha tutto il potere e l’autorità di definire le regole d’ingaggio.
«Ogni vittima civile è una tragedia» e «non dovrebbero essercene perché stiamo facendo tutto il possibile affinché i civili siano lontano dai pericoli, mentre Hamas sta facendo di tutto perché siano in situazioni di rischio».
Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista alla Cbs mentre prosegue il conflitto tra Israele e Hamas e vanno avanti le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza, scattate dopo il terribile attacco del 7 ottobre del gruppo in Israele. «Cercheremo di concludere il lavoro con il minor numero possibile di vittime civili, è quello che stiamo cercando di fare – ha detto – Ma purtroppo non ci siamo riusciti».
Nell’intervista Netanyahu ha anche detto che Israele aveva «forti indizi» sulla presenza di ostaggi trattenuti da Hamas nell’ospedale al-Shifa.
«Avevamo forti indizi – ha affermato – ed è uno dei motivi per cui siamo entrati nell’ospedale». «Se c’erano, sono stati portati via – ha aggiunto – Abbiamo informazioni di intelligence sugli ostaggi, ma meno ne parlo e meglio è».
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