Israele, l'ex premier Olmert contro Netanyahu: "Un fanatico capo di messianici criminali"
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Israele, l'ex premier Olmert contro Netanyahu: "Un fanatico capo di messianici criminali"

L'ex premier israeliano Ehud Olmert, gavorevole alla restituzione dei territori occupati e Gerusalemme est captale della Palestina

Israele, l'ex premier Olmert contro Netanyahu: "Un fanatico capo di messianici criminali"
Abu Mazen e Ehud Olmert
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8 Novembre 2023 - 09.23


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Bisogna essere attenti e molto. «Corriamo il pericolo gravissimo che Benjamin Netanyahu e i suoi alleati fanatici approfittino della crisi di Gaza per scacciare i palestinesi da tutti i territori occupati. Rischiamo la guerra regionale per questi messianici criminali». Lo dice al Corriere della Sera l’ex premier israeliano Ehud Olmert, aggiungendo che «dobbiamo fermarli, vanno anche contro la maggioranza degli israeliani, mi appello alla comunità internazionale che ci aiuti a farlo».

«Netanyahu e ministri estremisti religiosi come Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir non considerano la guerra di Gaza come un modo per distruggere Hamas, bensì come un corridoio per creare il caos, la fine dei tempi che per loro è parte di un disegno divino, approfittarne per buttare all’estero i palestinesi dei territori occupati e quindi annetterli allo Stato ebraico. Per loro anche gli arabi israeliani dovrebbero essere scacciati. Israele deve annunciare subito che alla fine della battaglia contro Hamas è disposto a ritirare le truppe da Gaza a favore dell’arrivo di una forza di pace internazionale, destinata ad assumere il controllo per un tempo limitato. Va poi reso noto che noi siamo pronti a riprendere i negoziati per la partizione della terra e la creazione di uno Stato palestinese. Ora più che mai è necessaria una soluzione politica. Solo così la comunità internazionale potrà sostenere la nostra battaglia contro Hamas».

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Quanto alla possibilità di smantellare le colonie in Cisgiordania, Olmert si dice favorevole: «Noi ci terremo circa il 4,4 per cento delle terre occupate nel 1967, specie quelle nella zona di Gerusalemme e compenseremo i palestinesi con altre terre. Hanno tutti i diritti di avere la loro capitale a Gerusalemme est. Le zone sensibili come le moschee sulla spianata dovranno essere amministrate da un ente internazionale composto da cinque nazioni: Arabia Saudita, Giordania, Autorità palestinese, Israele e Stati Uniti sotto gli auspici delle Nazioni Unite. E la questione profughi va trattata nel contesto dell’iniziativa di pace israeliana. Ciò oltretutto isolerà Hamas, gruppo estremista nemico della pace e nemico anche del popolo palestinese, oltreché di tutto il mondo arabo moderato. L’Egitto, la Giordania e gli altri governi arabi che adesso condannano il nostro attacco su Gaza in realtà pregano segretamente che si distrugga Hamas una volta per tutte».

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