Un nazionalista estremista che ha boicottato il provesso di pace e portato alle estreme conseguenze la tensione in Terra Santa anche con la nomina di ministri come Ben Gvir, un razzista già condannato per istigazione al terrorismo.
«I nostri soldati sono caduti in una guerra, nessuna delle quali è più giusta: la guerra per la nostra casa’»: lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu, commentando la morte di 12 militari nei combattimenti di ieri a Gaza.
«`Sarà una guerra dura, e sarà lunga´`, ha osservato, nell’esprimere cordoglio alle famiglie dei caduti. «`Io prometto ai cittadini di Israele: porteremo a compimento l’opera, continueremo fino alla vittoria´», ha sottolineato.
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