Israele intensifica i raid aerei per preparare l'invasione di terra
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Israele intensifica i raid aerei per preparare l'invasione di terra

Nella scorsa notte, dopo aver annunciato un aumento degli attacchi, l'aviazione ha nuovamente colpito la Striscia di Gaza, provocando "almeno 55 vittime" secondo Hamas

Israele intensifica i raid aerei per preparare l'invasione di terra
Bombardamenti israeliani su Gaza
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22 Ottobre 2023 - 10.10


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L’attesa per l’operazione terrestre israeliana a Gaza sembra essere sospesa, ma l’esercito continua a prepararsi per possibili sviluppi. Nella scorsa notte, dopo aver annunciato un aumento degli attacchi, l’aviazione ha nuovamente colpito la Striscia di Gaza, provocando “almeno 55 vittime” secondo Hamas. Non solo Gaza, ma anche la Cisgiordania è stata teatro di attacchi aerei, con un’incursione su una moschea nel campo profughi di Jenin. Israele afferma che in questo luogo si nascondeva una cellula di Hamas e della Jihad Islamica, intenta a pianificare nuovi attacchi.

Mentre Israele si prepara per una possibile invasione terrestre, gli Stati Uniti hanno dispiegato sistemi di difesa aerea nella regione del Medio Oriente. Nel frattempo, il valico di Rafah è stato aperto per alcune ore sabato, consentendo l’ingresso di un primo flusso di aiuti umanitari. Tuttavia, l’ONU ha denunciato che i 20 camion autorizzati rappresentano solo una “goccia nell’oceano” rispetto alla catastrofica situazione umanitaria che affligge i due milioni di abitanti di Gaza, ormai esausti.

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Dopo il sanguinoso attacco di Hamas, che ha causato la morte di almeno 1400 persone, l’esercito israeliano ha inflitto pesanti danni a Gaza, portando alla morte di oltre 4.300 palestinesi, principalmente civili secondo Hamas. Ampie zone dell’enclave sono state ridotte in rovine fumanti. Nel frattempo, la popolazione soffre a causa dell’interruzione nella distribuzione di cibo, acqua, carburante ed elettricità, oltre a un grave danneggiamento del 40% delle abitazioni, secondo le stime delle Nazioni Unite.

Israele ora pianifica di intensificare ulteriormente i bombardamenti al fine di minimizzare i rischi per le sue truppe durante l’invasione terrestre, quando dovranno affrontare la guerriglia urbana orchestrata dai miliziani di Hamas, che si rifugiano nei complessi sistemi di tunnel sotterranei che si estendono su oltre 200 chilometri sotto Gaza City.

Nella notte, le incursioni aeree israeliane si sono concentrate principalmente nel sud di Gaza, nonostante le precedenti dichiarazioni che indicassero un aumento degli attacchi nel nord della regione. Almeno 11 palestinesi sono stati uccisi nella città di Khan Younis, e Rafah, una città del sud, è stata anch’essa colpita, secondo fonti palestinesi.

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Sabato notte, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato il suo gabinetto, mentre gli Stati Uniti hanno annunciato un ulteriore rafforzamento del loro dispiegamento militare, incluso l’invio di sistemi di difesa aerea aggiuntivi in Medio Oriente e lo spostamento di ulteriori truppe.

Israele sta anche accelerando l’evacuazione delle aree al confine settentrionale e avverte che un’escalation da parte di Hezbollah potrebbe trascinare il Libano in una guerra.

Nel frattempo, gli sforzi diplomatici stentano a ottenere progressi significativi. Il summit di pace per Gaza e la “questione palestinese” organizzato dall’Egitto nella Nuova Capitale Amministrativa, alle porte del Cairo, si è concluso senza una dichiarazione finale congiunta tra i 34 paesi e le organizzazioni internazionali partecipanti. Nonostante la mancanza di un accordo al termine del summit, tutti i partecipanti hanno sottolineato l’importanza della coesistenza di due Stati come unica soluzione al conflitto, della protezione delle vite civili ovunque e della necessità di consentire l’accesso agli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Le Nazioni Unite sperano che ulteriori aiuti possano raggiungere l’enclave palestinese.

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