“L’imporre una punizione collettiva contro tutti i palestinesi in risposta agli attacchi terroristici di Hamas contro i civili israeliani sarebbe ingiusta e controproducente. Questo atteggiamento non solo va contro i nostri interessi, ma ostacola gli sforzi per la pace,” ha dichiarato l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell’UE, Josep Borrell.
Ha anche sottolineato l’importanza di esercitare il diritto di Israele alla difesa nel rispetto del diritto umanitario internazionale, anche se in alcuni casi questo potrebbe non essere avvenuto, come nel caso del blocco nella Striscia di Gaza.
Josep Borrell ha riferito che la “maggioranza schiacciante” degli Stati membri dell’UE desidera continuare a sostenere l’Autorità palestinese e non interrompere gli aiuti, contrariamente a quanto era stato suggerito da un commissario europeo. Borrell ha enfatizzato che la cooperazione con l’Autorità palestinese deve proseguire e che non si dovrebbe applicare una punizione collettiva ai palestinesi, poiché non tutti sono coinvolti in attività terroristiche.
Ha chiarito che, sebbene Hamas sia considerato un’organizzazione terroristica, l’Autorità palestinese è vista come un partner con cui lavorare. Borrell ha anche espresso la necessità di rivedere la distribuzione degli aiuti per garantire che non siano destinati ad attività terroristiche.
L’Alto Rappresentante ha sottolineato la necessità di aumentare il sostegno umanitario per le vittime della violenza in corso e ha chiesto una maggiore cooperazione a livello internazionale per affrontare la questione israelo-palestinese. Ha ribadito che Israele ha il diritto di difendersi, ma deve farlo nel rispetto del diritto umanitario internazionale.
Borrell ha concluso affermando che questa situazione triste potrebbe essere un’opportunità per riportare in primo piano la ricerca della pace e prevenire un ulteriore ciclo di violenza.
Argomenti: israele
