Il Tribunale superiore elettorale (Tse) del Brasile ha respinto il ricorso di Jair Bolsonaro e ha confermato l’ineleggibilità dell’ex presidente brasiliano per otto anni.
La sentenza dei sette magistrati ha confermato la precedente decisione del Tse, risalente al 30 giugno, di privare il leader di estrema destra della candidatura alle elezioni presidenziali del 2026 per “abuso di potere politico” e “uso indebito di mezzi di comunicazione.
L’ex capo dello stato (2019-2022), che ha definito questa decisione una “pugnalata alle spalle”, aveva precedentemente dichiarato che avrebbe fatto ricorso anche agli undici giudici della Corte Suprema Federale (Tsf), il tribunale di più alto grado del Paese.
Bolsonaro è stato sanzionato per i suoi attacchi senza prove contro la presunta inaffidabilità delle urne elettroniche, tre mesi prima delle elezioni vinte dal suo rivale Luiz Inacio Lula da Silva. Durante un incontro a Brasilia con gli ambasciatori il 18 luglio 2022, ha diffuso fake news sul voto elettronico e ha suggerito l`intervento dell`esercito di fronte a un possibile fallimento del sistema.
Altri quindici casi riguardanti Jair Bolsonaro sono ancora all’esame del Tse. È anche oggetto di cinque indagini di fronte alla Corte Suprema che potrebbero costargli pene detentive.
