Bolsonaro e sua moglie non rispondono alla polizia che indaga sull'appropriazione
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Bolsonaro e sua moglie non rispondono alla polizia che indaga sull'appropriazione

L'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro e sua moglie Michelle, l'ex first lady, hanno optato per il silenzio durante l'interrogatorio da parte della polizia federale.

Bolsonaro e sua moglie non rispondono alla polizia che indaga sull'appropriazione
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1 Settembre 2023 - 09.04


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L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro e sua moglie Michelle, l’ex first lady, hanno optato per il silenzio durante l’interrogatorio da parte della polizia federale. L’accusa li accusa di tentato smarrimento di preziosi gioielli e altri doni ufficiali provenienti da nazioni estere. Questo è stato il quinto interrogatorio per l’ex leader di estrema destra dopo la conclusione del suo mandato il 31 dicembre.

Questa indagine in particolare riguarda le accuse di collusione con i suoi collaboratori per la presunta vendita illegale di gioielli con diamanti provenienti dall’affermata maison svizzera Chopard, oltre a un orologio Rolex e altri doni ufficiali ricevuti durante la sua presidenza.

Secondo fonti della stampa brasiliana, sia Bolsonaro che Michelle Bolsonaro hanno scelto di avvalersi del loro diritto di non rispondere alle domande riguardanti l’indagine in corso. I loro legali hanno sostenuto che la polizia federale non possiede la giurisdizione appropriata per questo caso e hanno dichiarato che i coniugi Bolsonaro manterranno il loro silenzio fino a quando non si presenteranno davanti al giudice competente. Entrambi i membri dell’ex prima coppia presidenziale negano categoricamente qualsiasi coinvolgimento in attività illecite.

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Oltre ai Bolsonaro, sei ex collaboratori e presunti complici sono stati convocati per sottoporsi a interrogatori separati e simultanei. La polizia sta investigando su presunte cospirazioni volte all'”arricchimento illecito” da parte di Bolsonaro. Nel caso in cui venissero ritenuti colpevoli, l’ex presidente di 68 anni, che ha governato dal 2019 al 2022, potrebbe affrontare l’eventualità di un periodo di detenzione.

Il caso è emerso all’attenzione pubblica nel mese di marzo, quando il quotidiano brasiliano “Estado de Sao Paulo” ha riferito che funzionari doganali avevano sequestrato una serie di gioielli con diamanti – originari dell’Arabia Saudita – da un membro del governo che aveva tentato di introdurli illegalmente in Brasile nel 2021. Le leggi del paese vietano agli ufficiali governativi di trattenere regali di valore elevato. Ulteriori dettagli hanno successivamente rivelato che alleati di Bolsonaro avevano cercato di vendere diversi di questi costosi doni negli Stati Uniti.

Un legale rappresentante di Bolsonaro, Frederick Wassef, avrebbe apparentemente ceduto un orologio Rolex incastonato di diamanti a un gioielliere in Pennsylvania, ma avrebbe successivamente acquistato nuovamente l’orologio dopo che la transazione fu sottoposta a verifiche più approfondite. Wassef, tuttavia, sostiene di essere stato vittima di una diffamazione calcolata.

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